Bambini, meglio andare a letto presto. Vantaggi per la mente e per il fisico

Importante stabilire buone abitudini di sonno sin dai primi anni di vita per motivi di salute, compresa la lotta all’obesità

Mettere i bimbi a letto presto non regala soltanto ai genitori un po’ di tempo libero, ma assicura ai piccoli una migliore salute futura. I bambini che hanno una buona routine sonno-veglia sono infatti più protetti dal rischio di sovrappeso all’età di un anno, un aspetto fondamentale se si considera che nei primi anni di vita chi accumula chili ha poi molte più possibilità di essere obeso nel corso dell’esistenza e andare quindi incontro a diabete, malattie cardiache e altro. È quanto emerge da uno studio americano, del Penn State College of Medicine, pubblicato sulla rivista Jama Pediatrics.

Gli studiosi americani hanno preso in esame 250 bambini e le loro mamme, che hanno ricevuto visite periodiche da parte di un gruppo di ostetriche. Alcune mamme hanno ricevuto consigli sul sonno dei piccoli e sull’alimentazione, compreso l’invito a metterli a nanna presto e a non intervenire subito se piangevano nel corso della notte correndo ad allattarli. Ed ecco i risultati dello studio: i bambini di 9 mesi che andavano a letto intorno alle 20 dormivano un’ora

e mezza più dei coetanei. E a un anno di vita le loro probabilità di essere sovrappeso risultavano dimezzate rispetto al resto del campione. «È importante stabilire buone abitudini di sonno sin dai primi anni di vita per motivi di salute, compresa la prevenzione dell’obesità, ma anche per il benessere emotivo della famiglia – spiega Ian Paul, primo autore della ricerca – I neo genitori non pensano all’obesità: il nostro obiettivo è prevenirla senza dover parlare esplicitamente del peso del loro bambino». Senza contare il fatto che se i bambini vanno a letto presto, i genitori hanno qualche ora da dedicare a se stessi, e questo va senza dubbio a vantaggio di tutta la famiglia».

E pensare che, secondo una ricerca presentata da Assirem (Associazione scientifica italiana per la ricerca e l’educazione nella medicina del sonno), il 50% dei bambini dorme meno di quanto dovrebbe. «Le conseguenze si vedono a livello sia fisico che mentale – spiega il presidente di Assirem, Pierluigi Innocenti – perché durante il sonno vengono prodotti degli ormoni, in particolare quello della crescita. Quindi se un bambino dorme meno, lo sviluppo ne risente».