Cinque nuove morti sospette in corsia

Altri decessi contestati all’ex viceprimario del pronto soccorso di Saronno, Leonardo Cazzaniga

Sono cinque le nuove morti sospette nel secondo “filone” dell’inchiesta “Angeli e Demoni” condotta dalla Procura di Busto Arsizio, in sinergia con i carabinieri della Compagnia di Saronno. Si tratta di 91 anni di Saronno, , 88 anni di Lazzate, di Gerenzano, , 88 anni di Lazzate, , 83 anni di Saronno. In attesa delle richieste di rinvio a giudizio formulate dalla Procura di Busto Arsizio, nei giorni scorsi è stato comunicato l’avviso di chiusura delle indagini del secondo troncone.

La Procura di Busto ha definito, con la chiusura indagini, anche le parti offese configurate nei familiari e nei parenti più vicini, dalle mogli, ai figli, ma anche una nipote nel caso di Borghi. Nei giorni scorsi i familiari erano stati convocati in caserma a Saronno dove hanno appreso, con grande sgomento, dell’ipotesi che il loro caro defunto potrebbe essere stato ucciso da un mix di farmaci, somministrato dal vice primario del pronto soccorso . Chi credeva che il decesso fosse avvenuto per cause naturali ha appreso una realtà che potrebbe rivelarsi molto diversa. Uno scenario molto più inquietante, i cui contorni, tuttavia, devono essere ancora chiariti con esattezza.

Il secondo “filone” d’inchiesta vede indagati Cazzaniga e la sua amante, l’infermiera. Il medico deve rispondere da solo di omicidio volontario delle cinque nuove morti sospette in corsia. E in concorso con la Taroni, sempre per omicidio volontario, delle morti in ambito familiare: di , mamma della Taroni e del suocero, . Riguardo al primo troncone, la Procura di Busto Arsizio aveva già contestato a Cazzaniga quattro morti sospette. Il decesso avvenuto il 18 febbraio del 2012 di ,

71 anni di Saronno. Nei mesi successivi si erano registrati altri tre casi di morte sospetta: il 30 aprile del 2012 era stato il turno di , 93 anni, cardiopatico, finito in ospedale dopo una caduta in seguito alla quale aveva riportato la frattura di un arto. Gli altri due casi sui quali si erano accesi i riflettori della Procura di Busto Arsizio riguardavano il decesso di , 77 anni, avvenuto il 15 febbraio del 2013 e quello di , 69 anni di Rovello Porro, morto il 9 aprile del 2013. Nella prima tranche, invece, in ambito familiare era stato contestato in concorso con la Taroni il decesso del marito .