La lunga estate di Fagioli: «Al lavoro per la città»

Il primo cittadino di Saronno si racconta, dai progetti futuri alla gestione dei profughi: «Prima i saronnesi»

Ha passato l’estate diviso fra Municipio e casa sua. Una scelta controcorrente, ma che gli ha permesso di mettere a punto alcune cose che altrimenti sarebbero state affrontate chissà quando: il sindaco ha fatto slittare le vacanze di qualche mese, passando in città luglio e agosto.

«Volevo innanzitutto rivedere alcuni contratti e piccoli appalti, per poterli migliorare – afferma il primo cittadino – d’estate c’è meno pressione, l’azione amministrative per forza di cose è ridotta e anche i cittadini che mi chiedono colloqui sono molti meno. Dunque più tempo libero: e ne ho approfittato anche per imbiancare e mettere a posto casa mia…». Per le ferie se ne parlerà non prima di Natale, da questa settimana si ritorna nel vivo con diverse questioni già risolte e tante da affrontare.

«In questi due anni, ma soprattutto negli ultimi sei-sette mesi, abbiamo spinto forte sull’acceleratore. Cose che magari non saltano così tanto all’occhio ma che all’atto pratico hanno portato a farci risparmiare centinaia di migliaia di euro all’anno. Penso alla gestione del patrimonio pubblico; ad esempio nel 2015 pagavamo diversi affitti, così abbiamo pensato di generare una serie di risparmi: ad esempio lo spostamento della materna Galilei, che è stata inserita all’interno del plesso San Giovanni Bosco e che ci ha fatto risparmiare 70mila euro annui.

La stessa cosa è accaduta con il trasferimento del Centro per l’impiego che da via Milano è stato portato nella rinnovata struttura di via Don Monza: ha permesso di creare una sinergia fra i due uffici presenti, oltre che un risparmio economico non indifferente. Per non parlare del nuovo appalto che riguarda l’illuminazione pubblica: sta per partire la sostituzione di 4200 vecchi lampioni, che pian piano saranno dotati di luci con la nuovissima tecnologia a led e ci regalerà circa 200mila euro l’anno dandoci in cambio una migliore illuminazione notturna e una diminuzione dell’inquinamento luminoso.

Capitolo sicurezza: «Abbiamo puntato l’attenzione innanzitutto sulla stazione centrale. Di concerto con le altre forze dell’ordine abbiamo insistito molto con i controlli e i risultati si vedono. Chiaramente i problemi non sono ancora risolti ma senza dubbio l’area è più vivibile, anche a tarda ora. E presto ci doteremo anche dei cani antidroga, che saranno un’arma in più per abbassare il tasso di microcriminalità dell’area stazione. Facciamo però i conti con la depenalizzazione dei reati: il nostro impegno spesso è vanificato dalle normative vigenti, allora magari peschiamo qualcuno in flagranza di reato ma dopo poche ore è di nuovo in strada. Siamo stati tra i primi ad applicare i daspo urbani, ma come detto le leggi non ci aiutano». Poi, il sistema di videosorveglianza: «Il numero di telecamere è raddoppiato nella zona del centro, presto le installeremo anche nelle vie di accesso alla città». A giorni partiranno le selezioni per l’assunzione di tre nuovi agenti di polizia locale: «Vogliamo arrivare al rapporto di un vigile ogni mille abitanti (Saronno arriva a circa 39mila, ndr) fra poco saranno 32 ma appena le finanze ce lo permetteranno aumenteremo il numero».

Sulla questione profughi Fagioli è categorico: «Non abbiamo accettato i vincoli che avevano imposto dalla prefettura, siamo usciti dal protocollo Sprar. La nostra idea è innanzitutto di aiutare i saronnesi in difficoltà, a loro vogliamo che certe strutture siano dedicate. Poi spazio agli altri, ma prima vengono i nostri cittadini». Settembre partirà con diverse novità: «Tra poco partiranno diversi lavori di riasfaltature, per una spesa di 350mila euro. È in pieno svolgimento il rifacimento della segnaletica orizzontale e quella di sicurezza nei pressi delle scuole per le quali, negli ultimi mesi, abbiamo speso 600mila euro. Lavori necessari per metterle a norma, abbiamo ereditato una situazione difficile cui stiamo mettendo mano pian piano ma con costanza. La prossima settimana, quando suonerà la prima campanella, gli alunni troveranno strutture decisamente migliori rispetto a quelle che hanno lasciato a giugno». Prima campanella, metaforicamente, anche per Saronno sulle pagine de La Provincia di Varese: «Significa che il nostro territorio viene considerato importante, ha grande potenzialità. Non posso che rallegrarmi del fatto che ci sia una nuova voce giornalistica nella nostra città: ci aiuterà anche questa a crescere e migliorarci».