Sorpresi a scavalcare il cancello. Trio di albanesi fermato prima del furto

Una pattuglia dei carabinieri li ha notati, denunciandoli. Sventato anche un colpo al supermercato

Case chiuse per raggiungere i parenti lontani o meno, per passare insieme i giorni di festa. Case chiuse per raggiungere le località turistiche in vista delle festività di Capodanno. Case lasciate incustodite dai legittimi proprietari, insomma, che diventano preda gustosa per i topi d’appartamento, sempre in agguato nella nostra provincia e in particolar modo in questi giorni.

Anche e soprattutto in quest’ottica si colloca la maxi operazione “Natale sicuro” messa in campo dai carabinieri dal Comando Provinciale di Varese. Un’operazione fatta di pattugliamenti intensificati, maggiori risorse sul campo e l’impiego di militari in uniforme e in borghese che si concentrano tra la gente e per la gente al fine di rendere più serene e sicure le Feste dei cittadini.

Proprio nell’ambito di questi controlli nei giorni scorsi di festa i carabinieri della Compagnia di Saronno hanno pizzicato con le mani (quasi) nel sacco un terzetto di giovanissimi albanesi. Due ragazzi classe 1997 e un altro di 30 anni notati e fermati dai militari mentre stavano per ripulire uno, o forse più, appartamenti. Il trio è stato notato proprio da una pattuglia dell’Arma mentre scavalcavano la recinzione di un condominio a Caronno Pertusella. Il loro atteggiamento e il gesto “atletico” che erano intenti a compiere non hanno lasciato alcun dubbio ai militari, che si sono fermati e li hanno bloccati: per i tre, tutti risultati senza fissa dimora, è scatta seduta stante la denuncia con l’accusa di tentato furto in abitazione.

Ancora un tentativo di furto, questa volta all’interno di un supermercato in via 1° Maggio, è stato sventato sempre dai carabinieri: a finire nei guai è stato un cittadino di 48 anni di nazionalità tunisina, anch’egli senza fissa dimora, sorpreso in flagranza di reato mentre tentatva di uscire dal supermercato con un quantitativo di merce senza pagare. L’uomo, oltre all’evidenza del reato, si è anche rifiutato di esibire un documento di riconoscimento. Per questo è stato denunciato a piede libero.