«A casa!». Il no a Galimberti alza la voce

«Questa amministrazione non sa affrontate i problemi». La risposta: «È solo una campagna elettorale fuori tempo»

«Galimberti go home».

Un successo la manifestazione organizzata dal centrodestra, e che ha raccolto numerose componenti della cittadinanza, ieri pomeriggio nel centro storico varesino. Trecento persone circa hanno manifestato, in maniera composta e civile, marciando in corteo da piazza Repubblica, fino a via Sacco, davanti a Palazzo Estense. Per poi riunirsi in piazza Monte Grappa, dove dal palco pubblico i politici hanno preso la parola solo alla fine, lasciando prima parlare i cittadini. Dalla portavoce del Comitato spontaneo dei cittadini, a quello nato dalla protesta della infermiere dell’Ospedale Del Ponte. A prendere la parola anche cittadini comuni, anziani. Ed era presente anche il Comitato spontaneo dei commercianti di Casbeno.

La rappresentante del Comitato spontaneo dei varesini ha sottolineato come «una volta, fino a poco tempo fa, Varese non era conciata così. Si poteva camminare dritto, adesso bisogna guardare per terra, ci sono tutte le strade rovinate. E soprattutto manca la sicurezza, in tutta la città. Biumo è diventato un “fuori città”, piazza Repubblica lo stesso. Noi donne, dopo le 20 di sera, abbiamo paura ad uscire da sole».

«Siamo qui a protestare per la mala gestione dell’amministrazione, che non sono capaci di risolvere le problematiche che devono affrontare – ha detto invece un anziano – dai volontari anziani, ai parcheggi, alla presenza di profughi che chiedono l’elemosina in ogni punto». Quindi hanno preso la parola dal palco le infermiere del Del Ponte, spiegando le problematiche legate alla sicurezza del tragitto che devono compiere uscite dal lavoro in orari serali. E infine una rappresentante del comitato di via Bainsizza.

Ha preso la parola poi il presidente di Orizzonte Ideale , che ha invitato provocatoriamente il sindaco «a farsi un giro con la famiglia prima in piazza Repubblica, poi nella zona delle stazioni, e quindi a salire a Giubiano per vedere la pericolosità e l’insicurezza che i cittadini subiscono. Una situazione che non è più tollerabile. Pensiamo a Biumo, dove Galimberti aveva promesso l’istituzione del vigile di quartiere, che ad oggi non si è visto».

Il segretario cittadino della Lega Nord ha invitato il sindaco «a dimettersi e a lasciare governare chi è capace». «Una partecipazione molto positiva da parte della cittadinanza – ha commentato il consigliere comunale e già candidato sindaco – mi aspetto adesso che ci sia buon senso da parte dell’amministrazione e razionalità nelle prossime decisioni». Le decisioni vanno prese ascoltando prima i cittadini e le associazioni – ha detto il consigliere regionale di Forza Italia –

rispettando la sensibilità e le esigenze dei varesini». Presenti anche l’eurodeputata di Forza Italia Comi, il dirigente forzista , il consigliere regionale della Lega Nord , il coordinatore cittadino di Fi, e promotore della manifestazione, , il consigliere comunale , l’ex assessore , di Rivoluzione Cristiana, e di Varese Civica. E il consigliere comunale, ex esponente della maggioranza, ed oggi fondatore di Alternativa Costruttiva, che si pone come forza civica non schierata, ma aperta all’ascolto. Caianiello ha sottolineato come «questa manifestazione è stata fatta per cittadini, per dare loro voce. Come vedete i politici hanno fatto un passo indietro, si sono limitati a fare da tramite». «Sono molto soddisfatto, il numero di partecipanti è sopra le nostre aspettative. Un segnale importante. E la cosa che mi ha fatto piacere è stato vedere la maggioranza di cittadini comuni» ha detto Leonardi.

Il sindaco Galimberti ha diffuso una nota nella serata di ieri. «Al netto dei numeri – dichiara Galimberti – oggi abbiamo avuto la conferma che questa opposizione non rappresenta più Varese. Il mio confronto con i cittadini è quotidiano e la discussione con tutte le parti non si è mai interrotta. Gli esponenti politici presenti oggi stanno proseguendo con una campagna elettorale infinita non avendo ancora digerito la sconfitta elettorale, giorno in cui la maggioranza della città ha detto basta ai disastri e all’immobilismo di quelli che hanno governato per un quarto di secolo. Trovo inoltre molto grave il livello di odio, espresso per esempio da uno striscione molto evidente, che ha caratterizzato una piazza guidata da esponenti politici del centro destra, per giunta gli stessi che un anno fa i varesini hanno bocciato sonoramente per i 25 anni di fallimenti».