A Varese nasce il comitato provinciale del Sì. Per l’autonomia fiscale della Lombardia

In caso di vittoria al Referendum, la quasi totalità delle imposte pagate rimarrebbe sul territorio

È stato presentato ieri a Varese il comitato provinciale per il Sì all’autonomia fiscale della Lombardia. Il referendum consultivo è stato fissato dal presidente di Regione Lombardia, Roberto Maroni, per domenica 22 ottobre 2017, la stessa data dell’analogo referendum in Veneto.

La consultazione coinvolgerà circa un quarto dell’elettorato italiano e interrogherà lombardi e veneti sulla volontà di autorizzare le rispettive Regioni ad avviare le trattative con lo Stato per il riconoscimento come regioni autonome, al pari di quelle indicate dall’articolo 116 della Costituzione. Ciò avrebbe un forte impatto economico, dato che le regioni autonome hanno la possibilità di mantenere sul proprio territorio la quasi totalità delle imposte pagate dai cittadini.

Il comitato è nato su iniziativa dell’associazione Orizzonte Ideale, il cui presidente ha spiegato: «Crediamo molto in questa battaglia. Questa consultazione non ha niente a che fare con la secessione, ma punta ad ottenere una maggior autonomia fiscale, trattenendo più risorse sul nostro territorio con la possibilità di migliorare i buoni servizi che già offre. Ad oggi torna in Lombardia circa il 64% dei 53 miliardi di euro di tasse pagate ogni anno, mentre lo Stato trattiene ben il 36%. Mantenerne una quota maggiore, come il 75%, permetterebbe l’abolizione del bollo auto, ulteriori agevolazioni sul ticket sanitario e aiuti maggiori alle persone in difficoltà. Un risultato positivo del referendum darà al governatore Maroni molta più forza e peso politico nella trattativa con il governo».

Referente del comitato sarà il sindaco di Besano, , che ha evidenziato: «Come per il precedente referendum costituzionale presteremo attenzione anche ai piccoli paesi, non solo ai centri maggiori. Il tema referendario ha riscosso subito grande successo e ci stiamo strutturando a livello provinciale con dei referenti per le varie zone: Maurizio Montalbetti per la Valceresio, Luca Folegani per Busto Arsizio e il sud della provincia, Marco Squizzato per la zona dei laghi e Federico Forgione per l’area della Malpensa. Organizzeremo varie attività su tutto il territorio della provincia, con gazebo e incontri informativi».

ha aggiunto: «Sul merito di questo referendum c’è ben poco da criticare e infatti gli oppositori si sono concentrati sull’inutilità del metodo o sul costo: questo sarà di certo inferiore ai 46 milioni annunciati dal Pd, anche perché il 22 ottobre verrà sperimentato, per la prima volta in Italia, il voto elettronico. Lo stesso sindaco di Milano Sala ritiene il referendum inutile, però ha dichiarato che voterà e consiglierà di votare Sì. Un esito positivo e un’alta affluenza daranno un segnale forte e certificheranno il sostegno popolare a questa iniziativa. Il sistema perequativo delle regioni va rivisto, senza dimenticare il concetto chiave che se la Lombardia cresce, cresce l’Italia intera».