A Varese si balla in silenzio contro lo sballo

Grande successo per la Silent Disco di venerdì in piazza della Repubblica per l’Alcol Prevention Yeah

– Shhh… in piazza Repubblica risuona nel silenzio: il popolo che balla l’ha invasa venerdì sera. E intanto in tutto il centro di Varese si imparava a divertirsi senza sballo. Centinaia di cuffie wireless luminose si sono mosse a ritmo, calate sulle teste dei ragazzi che hanno partecipato alla Silent Disco organizzata nella grande piazza varesina.

Dopo il successo dello scorso anno, la manifestazione s’è spostata da piazza Monte Grappa nella controversa location più grande. È stata di certo un modo diversa e originale di vivere un luogo che di notte solitamente non attira.

L’occasione è arrivata grazie alle iniziative di sensibilizzazione sull’abuso di alcol realizzate in questo fine settimana per l’Alcol Prevention Yeah, la manifestazione che da 14 anni arriva nelle piazze e vie cittadine. La formula oramai consolidata sposa divertimento e consapevolezza. Cerca di far emergere quanto abuso e spasso non siano connessi. Un po’ come una discoteca a cielo aperto che non per forza deve disturbare i residenti.

«Non c’erano tantissime persone, ma abbastanza per “non sentirsi soli” e divertirsi – racconta – Sono andata perché mi incuriosiva una proposta che sapevo aver già avuto successo in altre occasioni. C’era un clima bello, tanti giovani coinvolti e nessun problema. L’idea è bella e la musica di diversi generi favoriva chi come me ama ascoltarne di diverso tipo».

Dall’immancabile a passando dai , o gli : chi ha ballato davanti a Le Corti s’è divertito, come , fratello di Manuela: «Ero già stato ai Giardini Pubblici e la stessa iniziativa che mi è piaciuta molto. Forse piazza Repubblica era troppo grande per rendersi conto che fossimo oltre trecento. Ai Giardini non c’era lo stesso effetto dispersivo. La serata è stata fantastica e nessuno si è potuto lamentare perché è stata poco rumorosa. È un’esperienza creativa, che consiglio».

L’idea dell’associazione No Profit “Le Officine”, che promuove attività culturali, ha silenziosamente avuto successo, come accade ormai da due anni negli eventi o nei festival musicali perché permette di continuare a danzare anche dopo l’orario in cui non è permesso riprodurre musica ad alto volume, evitando l’inquinamento acustico e il disturbo della quiete pubblica.

Tra vie, locali e piazze sono state moltissime le iniziative. «Sinceramente mi hanno scioccata gli “occhiali della sbronza” – dice – all’inizio li ho presi come un gioco, ma mi sono accorta di quanto pericoloso sarebbe andare in giro in uno stato simile».

È stato possibile poi, effettuare test alcolemici nell’unità mobile Discobus Varese, scoprire cocktail in concorso, contest di skate, circo contemporaneo, concerti di band giovanili di musica indipendente, visitare postazioni per informare sui rischi su alcol, sesso e sostanze stupefacenti, conseguenze dell’abuso di alcol e droghe.

La presenza di Polizia di Stato e Locale che come Comune, cooperative, associazioni, scuole, Agenzia Formativa, baristi e volontari si sono adoperati per veicolare messaggi tanto essenziali.