Accoltella un uomo e chiede scusa. «Sono pentito e chiedo perdono»

La confessione. Convalidato l’arresto del 20enne di origine argentina

– «Sono pentito». Ha chiesto scusa e ha ammesso le proprie responsabilità il ventenne di origine argentina arrestato nella notte tra venerdì e sabato dagli agenti della squadra volanti della Questura di Varese subito dopo aver accoltellato l’amico del rivale in amore. Un danno collaterale, in realtà.

L’aggressore aveva visto la ex insieme al nuovo compagno in un bar di via Veneto e aveva perso completamente la testa. La ragazza, tra l’altro, l’aveva denunciato pochi mesi prima per maltrattamenti: i due convivevano e lei ha deciso di dire basta alla violenza domestica che subiva.

L’altra sera in realtà il ventenne mirava al nuovo compagno della ex: ha colpito invece un amico di quest’ultimo che si era messo in mezzo tentando di fermare l’aggressione in corso. Ieri mattina l’argentino, arrestato dagli uomini della polizia di Stato d’intesa con il pubblico ministero Luca Petrucci con l’accusa di lesioni gravi, è comparso davanti al gip di Varese Anna Giorgetti per l’udienza di convalida. L’uomo, assistito dall’avvocato parmense Settesoldi, nominato come difensore di fiducia, non si è avvalso della facoltà di non rispondere, ma ha ammesso ogni addebito. E del resto non poteva fare diversamente: i poliziotti lo hanno rintracciato e arrestato poco dopo la violenta lite in un locale non lontano da quello dove è andato in scena l’accoltellamento.

Nel secondo bar il ventenne aveva anche nascosto il coltello: dopo aver cercato di negare il ragazzo ha confessato tutto e ha fatto in modo che il coltello utilizzato per ferire il coetaneo al braccio venisse ritrovato dagli inquirenti.

Davanti al gip l’argentino ha chiesto perdono, si è scusato, ha confessato di non aver mai smesso di amare la ex di essere stato accecato da una gelosia incontrollabile dopo averla vista con il nuovo fidanzato. Il gip ha convalidato l’arresto disponendo l’obbligo di dimora a Besozzo quale provvedimento restrittivo a carico del giovane.