«Adesso basta con i giochetti. Riportami mio figlio»

Il padre del bambino scomparso, Marco Brignoli, racconta queste ore di grandissima tensione . «Il cellulare di lei continua ad essere staccato. Ha fatto solo un accesso su WhatsApp intono alle 20 di domenica»

– Il piccolo Cristian manca da casa dallo scorso sabato 19 agosto, dal momento in cui la madre ha deciso di portarlo via con sé senza però averne l’autorizzazione, poiché affidato ai nonni paterni.

Al dolore, per i familiari, si aggiungono anche numerose domande e l’incredulità che la donna possa essere giunta a fare ciò.

Marco Brignoli, assieme al piccolo Cristian

Marco Brignoli, assieme al piccolo Cristian

«Domenica è stato il compleanno di Cristian, ha compiuto 5 anni – racconta il padre del bambino Marco Brignoli -. Ero anche arrivato a pensare che potesse aver voluto tenere nostro figlio per sé un giorno in più, in modo da festeggiare assieme a lui il suo compleanno. Per poi riportarcelo. Ma così non è stato. Di lei non abbiamo più avuto alcuna notizia».

La donna, di origine russa, per anni ha vissuto a Torino assieme alla madre e alla figlia di 11 anni avuti da una precedente relazione.

«Domenica sono andato anche a Torino – continua il padre del bambino – ma nella casa dove sapevo abitasse assieme alla madre e alla figlia non ho trovato nessuno. Era comunque da molti mesi che non avevo rapporto diretto con lei, potrebbero anche essersi trasferite; non so nemmeno se in questo momento possano essere insieme alla madre di mio figlio. È un’ipotesi. Magari erano barricate in casa, ma dall’esterno dell’abitazione non ho avuto alcuna percezione di segni di vita all’interno. Sembrava disabitata. I Carabinieri mi hanno riferito di aver fatto richiesta di un mandato per poter entrare in casa e valutare eventuali presenze recenti. Anche il cellulare risulta staccato: un unico accesso su WhatsApp domenica sera intorno alle 20, poi più nulla. Il telefono continua ad essere irraggiungibile».

Non si conoscono ancora le dinamiche e i movimenti della donna dopo essersene andata via dal McDonald’s di via Morosini assieme al figlio, eludendo con uno stratagemma la presenza dell’assistente sociale presente all’incontro.

«Inizialmente ci eravamo opposti alla proposta di incontrarsi in quel luogo poiché troppo dispersivo. Abbiamo acconsentito solo dopo le rassicurazioni degli assistenti sociali – commenta Marco Brignoli -. Da lì, chi vuole sparire può farlo tranquillamente. Lì vicino ci sono a portata di mano due stazioni di treni, una di pullman e molti taxi. Certo, per riuscire in un’azione del genere è necessaria organizzazione, non si può improvvisare».

«La zona è comunque centrale e piena di telecamere, mi sembra impossibile che sia scomparsa nel nulla. Sicuramente i Carabinieri di Varese staranno vagliando tutti i sistemi di sicurezza della zona. Personalmente ho chiesto di poter vedere quelli del McDonald’s stesso ma mi hanno detto non essere state funzionanti al momento dell’allontanamento della madre di mio figlio».

Il piccolo Cristian non avrebbe con sé documenti, il che porterebbe a pensare che la madre possa essere ancora in zona. Per questo motivo, chiunque dovesse avere informazioni a riguardo o dovesse essere stato testimone dell’allontanamento della donna con il bambino contatti immediatamente i Carabinieri.

All’appello di ricerca si unisce lo stesso padre Marco, con un messaggio diretto alla donna: «Smettila con le cazzate e riportami mio figlio».