Al Time Winebar un tuffo nell’eleganza degli anni 20

Un nuovo locale a Montello, diverso e dedicato «alle persone che si divertono facendo cose semplici»

Al Montello, in via Romans sur Isere 45, in un quartiere di edilizia convenzionata, ha aperto Time Winebar, un locale dove al cliente si dà rigorosamente del lei.

«Uno dei valori a cui teniamo di più è il rispetto. Non facciamo aspettare nessuno e, se arriva una persona sola, le chiediamo se ha voglia di fare conversazione e nel caso facciamo di tutto per metterla a proprio agio – racconta Remo Gavrila, rumeno che lavora nel settore export del vino con America e Cina -. Abbiamo anche istituito un vaso di fiori dove chiunque può prenderne uno e allegare un messaggio per un’altra persona. Siamo convinti che una frase come “ti penso”, “vedrai che andrà tutto bene”, possa illuminare la giornata di un amico. Ogni settimana facciamo una festa a tema, presto ce ne sarà una ispirata al Titanic, per ricreare le magiche atmosfere che si vivevano all’interno di quella nave da crociera. Vorrei fare anche un pigiama party con battaglia di cuscini, un divertimento sano che porta la gente ad avvicinarsi e non a osservarsi da lontano».

Sabato sera nel locale si è svolta una serata anni ’20. Partecipare a un evento di questo tipo, per le donne, significa potersi mettere cappelli a cloche, collane lunghe di perle, frontini con piume, trucco accentuato, abiti corti con frange e mary jane con tacco medio.

Gli uomini, invece, si possono presentare in camicia bianca, cravatta nera, completo gessato o tinta unita nero o blu, con un fazzoletto da taschino bianco o rosso.

Un tocco di stile è l’acconciatura laccata o il cappello da vero boss. L’iniziativa ha avuto successo: in un momento c’erano anche persone che attendevano si liberasse un tavolo, cosa che per un locale aperto da tre settimane è un record.

«Serviamo vino che proviene da piccoli produttori. Cerchiamo di aiutare aziende che portano avanti una passione da generazioni e che spesso si trovano a chiudere perché nessuno da loro una mano – continua Remo, che ha scelto di aprire il locale al Montello per amore di quella zona -. Abito a Varese dal 2010 e il Montello mi è sempre piaciuto perché è un quartiere tranquillo ed elegante. Mi piaceva l’idea di dare una nuova vita a un locale chiuso da tempo, riqualificando la zona. Voglio offrire alle persone che vi abitano la possibilità di avere sotto casa un posto dove fermarsi a leggere un libro, a sorseggiare un buon cognac, dove incontrarsi e parlare di cultura. Non a caso ho intenzione di organizzare alcuni eventi culturali, non per scopo di lucro, ma per diffondere la cultura».

E, ancora: «Ho scelto di creare un locale diverso, dedicato alle persone che non si ritrovano nel look con i pantaloni a metà chiappa. Il mio target è quello di persone che si divertono facendo cose semplici, come leggere un buon libro e ascoltare musica. E chissà che, creando un luogo di ritrovo con queste caratteristiche, magari possa nascere qualche buona idea culturale o qualche nuovo progetto per la città».