Al via la bellezza dei “Giardini letterari”. Svelato l’ultimo libro di Dino Azzalin

L’evento - Iniziativa organizzata dalla Coopuf di Varese nella suggestiva area del Parco di Villa Toeplitz a Sant’Ambrogio

– La bellezza che scivola dentro l’animo, attraverso le parole. Rese ancora più ricche dalla suggestiva cornice del Parco di Villa Toeplitz. Un caffè letterario all’aperto, potremmo definire l’iniziativa che la Coopuf di Varese ha lanciato all’interno della splendida area verde della storica villa. E infatti il nome scelto è evocativo: i Giardini Letterari. Una serie di incontri con gli autori di libri, che presentano la propria opera non nel classico salone di una libreria o di un locale,

ma all’aperto, circondato dagli alberi e con il cielo come soffitto. E nella bellezza della natura trasformata dall’uomo, la presentazione di un libro non può essere fatta in maniera classica, scolastica. Va narrata e cantata. Ne abbiamo avuto prova giovedì, durante la presentazione dell’ultima opera dello scrittore Dino Azzalin, “Nel segreto di lei” (edizioni Es, collana Ars Amandi), una raccolta di storie profonde, intime. Un’espolorazione nei meandri dell’animo femminile, del rapporto con l’amore, sentimento dove spesso non ci si incontra alla pari, ma i due “attori” rivestono i ruoli di vittima e carnefice. Le parole di Azzalin non sono solo da ascolare, ma da “respirare”. Le sue frasi ti portano direttamente sulla scena, protagonista silente o addirittura immedesimato in un personaggio, dei fatti che sta narrando. Come si fa non sentire il tremore e l’eccitazione della giovane matematica Ludmilla, di fronte al professor Wiles, suo punto di riferimento e uomo scontroso, che lei non ha temuto di andare a cercare? O a sentire il dolore dell’abbandono nel dialogo tra sentimento e razionalità in Morir d’Amor?
Sensualità e sentimento si fondono alla perfezione in una prosa che scorre via veloce, ti bagna come l’acqua del mare, e quando le onde si sono ritirate, ti lascia il sale sul corpo. «Incollò le labbra al suo petto e respirò forte il dolore come sulla vetta dove avrebbe voluto essere, in un’aria rarefatta, nel culmine della vita, ed era come guardare una valle conquistata dall’alto, le gambe tremanti per la fatica e il cuore per la festa» si legge nel racconto “Il Teorema di Ludmilla”. A portare le parole al pubblico, due attori: Clarissa Pari, con un’impareggiabile interpretazione dei sentimenti e della passione, e Nicola Tosi, voce maschile ben strutturata e riflessiva. Alla presentazione ha contribuito, leggendo alcuni brani, anche Gianluca Fiore. Un libro che ben si adatta allo scenario dove è stato presentato, all’interno del parco, dove le parole arrivano all’ascoltatore immerso ed immedesimato nella natura.