Alla Schiranna spunta la canapa, una piantagione in riva al lago

La coltivazione, perfettamente legale, realizzata da Moscatelli, serve per testare l’idoneità del terreno

Una piantagione di canapa alla Schiranna: «si tratta di una coltivazione per testare gli esiti di una semina tardiva e l’idoneità del terreno per questo tipo di coltivazioni».

Marco Moscatelli, 40 anni, di Orino è alla guida di Semi Matti, realtà imprenditoriale che commercia proprio in canapa. La piantagione, con tanto di cartello, ha incuriosito moltissime persone: le piante sono di fatto identiche a quelle della marijuana.

«Qui però il principio attivo è pari a zero o comunque bassissimo e rispetta tutte le normative in materia. Non è marijuana – precisa Moscatelli – ma canapa e la coltivazione è perfettamente legale».

Moscatelli aveva già dato vita a un progetto di coltivazione della canapa anche da presidente della Pro Loco di Orino, ruolo poi lasciato «in seguito ai fatti che sono noti a tutti».

Moscatelli aggredì un ex socio in affari il 25 aprile 2016 e venne arrestato con l’accusa di tentato omicidio.

L’aggressione avvenne durante una lite e lasciò tutti basiti: il quarantenne è infatti tuttora noto anche per il suo impegno sociale. Dopo aver patteggiato una pena a 4 anni Moscatelli, nel maggio scorso, è uscito dal carcere (era incensurato e non era mai stato violento) e sottoposto alla misura alternativa dell’affidamento ai servizi sociali.

«Ho sbagliato e me ne sono pentito immediatamente. Ho tanto pensato a quello che avrei potuto fare ma in quel momento… ho sbagliato», dice Moscatelli che riparte però da Semi Matti.

«Chi mi conosce mi ha sempre sostenuto. In tanti, invece, si sono chiesti e Mosca adesso cosa farà? Eccomi – dice – eccomi con coltivazioni di canapa in parecchi terreni e serre non nord della provincia. E adesso anche a Varese».

Obiettivo è quello «di creare un prodotto sul nostro territorio che sia un’eccellenza – dice – di qui le sperimentazioni, i test come quello alla Schiranna. Lì testiamo la varietà Carmagnola e le reazioni della pianta a una semina tardiva. A maggio per la precisione. Testiamo anche l’idoneità del terreno, un terreno acquitrinoso, a questo tipo di coltivazioni».

La canapa ha diversi utilizzi. Viene impiega nel tessile, nel settore alimentare (con le farine ricavate dai semi. Semi Matti ha anche collaborato con alcuni birrifici) e nel settore industriale.

Ancora una volta va sottolineato che non si tratta di stupefacente. Non c’è principio attivo. È una pianta che viene utilizzata per diversi usi commerciali.

«Mi rendo conto che c’è sempre della curiosità ma le coltivazioni sono ovviamente legali e segnalate alle autorità competenti – conclude Moscatelli – alcune, come quella della Schiranna, essendo test sono accessibili a chiunque. E infatti ci ritroviamo spesso con la foglia staccata, il ramo spezzato».

Da qualcuno che probabilmente pensa ad altro.

«Restando molto deluso – conclude Moscatelli – non trattandosi di stupefacente. Al massimo con quelle foglie si possono fare un’ottima tisana rilassante prima di coricarsi».