Allarme truffe nei rioni varesini. Finti vigili e falsi addetti Enel

I malviventi hanno colpito nel quartiere di Avigno, raccogliendo un bottino di 2mila euro. Una delle scuse più utilizzate è quella di far credere sia avvenuto un incidente ad un familiare delle vittime

Ennesima truffa ai danni di anziani: i malviventi colpiscono ad Avigno. Nonostante le numerose campagne di informazione e prevenzione messe in campo dalle forze di polizia gli imbroglioni si inventano nuovi modi per truffare la vittima di turno. Riuscendo purtroppo ad andare a segno. Il bottino è di 2mila euro. È accaduto in un condominio di via Oriani a Varese due giorni fa. In azione un falso addetto Enel e un falso agente della polizia locale.

I malviventi si sono ben organizzati: per carpire la fiducia delle vittime hanno messo in campo persino una divisa. Ovviamente fasulla.

Negli anni infatti è cresciuta, giustamente, la diffidenza dei cittadini nei confronti di chi gli suona alla porta chiedendo di tutto e millantando ogni tipo di scusa. Controllo contatori, banconote e gioielli all’uranio, falsi incidenti stradali accaduti a dei familiari. Le vittime designate hanno imparato a chiedere l’esibizione quanto meno di un tesserino di riconoscimento.

E forse per questo la coppia di malviventi ha pensato che una divisa avrebbe rimesso tutto a poste. I truffatori agiscono così del resto carpendo la fiducia dei loro obbiettivi. E così la coppia di anziani presa di mira ha guardato dalla finestra e ha visto accanto al tecnico Enel (fasullo) un uomo in divisa che dichiarava di essere un vigile urbano. La divisa era ovviamente falsa, ricordava soltanto, nei colori soprattutto e nelle scritte, quella degli agenti della polizia locale ma è facile non prestare caso a dei dettagli.

Se c’è anche un vigile, devono aver pensato le vittime, vuol dire che è tutto a posto. I truffatori sono così riusciti ad entrare in casa e mentre il falso agente teneva impegnate le vittime ubriacando la coppia di anziani di chiacchiere il falso tecnico Enel riusciva a rubare 2mila euro in contanti tenuti in casa dalla coppia per spesa e pagamento delle utenze dopo il ritiro della pensione.

Purtroppo non è la prima volta che i truffatoti si spacciano per rappresentanti delle forze dell’ordine: falsi carabinieri, falsi agenti della polizia di Stato, falsi vigili urbani.

Oltre a falsi addetti di gas, luce, acqua e telefonia. L’obiettivo è farsi consegnare dei soldi, la scusa più usata ultimamente è quella del falso incidente che ha coinvolto un familiare della vittima, che ha bisogno di soldi per pagare le cure mediche oppure per evitare l’arresto. Oppure distrarre le vittima mentre il complice ripulisce loto casa. Con la scusa dell’acqua all’uranio in parecchi casi i truffatori fatto credere alla vittima che soldi e gioielli erano diventati radioattivi e che andavano messi nel congelatore per sicurezza. Una volta radunato il bottino i truffatori lo hanno prelevato fuggendo.

Tutti questi casi sono stati denunciati alle forze di polizia che ricordano di non aprire mai a nessuno per nessun motivo. Che carabinieri, polizia di Stato, polizia locale non possono in alcun modo ricevere denaro dai cittadini.

Che le cure mediche in caso di incidente non si pagano ne è possibile evitare un arresto versando una cauzione. Si ricorda inoltre che, come segnalano in continuazione le aziende che si occupano della gestione dei servizi, non si deve mai aprire la porta a un presunto tecnico prima di aver chiesto di visionare un tesserino e, in caso di dubbio, prima di aver chiamato l’azienda stessa per verificare eventuali controlli in corso. È infine fondamentale chiamare il 112 davanti anche al più piccolo sospetto.