All’asilo per conoscere la terra

La Divina Provvidenza punta sul progetto didattico che vede i piccoli allievi coltivare orti ed aiuole

Sboccia l’asilo di Casbeno.

Dall’orto all’aiuola delle farfalle, la Divina Provvidenza è sempre più attenta alla natura con l’aiuto di esperti e dei “nonni” del rione «che già sanno come trattare la terra». E non mancano idee artistiche per abbellire la scuola materna e lasciare il segno.

Tutto è collegato al progetto di riciclo che in questi mesi i bambini hanno avuto modo di conoscere, comprendendo che la vita di oggetti e scarti non termina nel cestino.

«Hanno approcciato il sistema della raccolta differenziata in maniera pratica. Sanno che tutto va gettato separatamente dalla carta all’umido» – spiega Patrizia Tomassini, del consiglio dell’asilo –

Ora, passo passo, vedono crescere quelle verdure che, in parte ritrovano nei loro piatti quotidiani.

«Il processo è semplice adesso coltiviamo l’orto, piantiamo pomodori, insalata e erbe aromatiche e poi li mangiamo».

Così si crea un’idea circolare «da tanti progetti diversi – anche con Aspem A2A- che danno vita ad un unico maxi progetto.

Le novità del giardino sono diverse.

«Abbiamo partecipato a un bando della Fondazione Comunitaria del Varesotto, che dovrebbe farci avere i fondi. Con Agricola Home&Garden abbiamo iniziato i lavori dissodando la terra, realizzando l’aiuola per le farfalle e poi avremo la casa degli insetti, orto e le mangiatoie per gli uccelli che metteremo sugli alberi. Anche queste ultime sono realizzate con materiale di riciclo. I piccoli potranno porci i torsoli di mela, per esempio, vedono che tutto si può riutilizzare».

Il luogo scelto per la semina è lo stesso in cui i Casbenatt più grandi ricordano che le suore avevano l’orto.

«È proprio nel retro della scuola. L’idea è stata quella di suddividere lo spazio in 5 parti, ciascuna dedicata ad una sezione, compresa la Primavera, quella dei più piccoli che non hanno ancora tre anni. Ognuno avrà le proprie piantine da seguire dal sedano alle carote per scoprire che possono produrre qualcosa di sano e bello».

Lo scopo anche in questo caso è didattico, ma trascende la mera formazione, perché oltre ad imparare un “fenomeno”, imparano a prendersi cura di qualcosa. «L’intento è che imparino ad innaffiare, a seguire i progressi della crescita e a portare il raccolto in cucina» con un’esperienza pragmatica del ciclo di crescita. Poco più in là «ci saranno le foglie per gli insetti, per far sì che tengano pulito, ma non mangino quanto piantumato. Di fronte c’è, invece, l’aiuola fiorita con piante che attraggono le farfalle».

L’arte, infine, legherà i piccoli alla loro scuola materna per sempre.

«Proprio davanti alle cinque strisce di terra, Maura Carcano, artista e restauratrice, fa omaggio del proprio operato al Divina Provvidenza con la realizzazione sul muro di una casa, che è il logo dell’asilo».

Un’opera che abbellirà la Divina Provvidenza insieme al lavoro di Sara Russo.

«Da pittrice e scultrice aiuterà i bambini dell’ultimo anno di asilo a porre la propria mano in un calco per creare una piccola piastrella che verrà poi posta sulla recinzione. Così in maniera simbolica, ma anche concreta i piccoli lasceranno la propria impronta all’asilo che li ha visti crescere».