Badante denuncia arzillo 84enne . È invalido totale, processo rinviato

La perizia a carico dell’imputato conferma che è incapace di stare in giudizio

Allunga le mani con la badante: pensionato di 84 anni a processo per violenza sessuale. Anche se una perizia certifica che l’anziano, affetto da una malattia degenerativa, è invalido al 100% e incapace di stare in giudizio. I fatti contestati risalgono al giugno 2014.
Secondo quanto denunciato dalla badante, una romena di 37 anni, l’uomo si sarebbe trasformato all’improvviso da pacifico vecchietto a palpeggiatore piuttosto convinto sfiorandole il seno e tentando di sfilarle i pantaloni.

La donna sarebbe quindi fuggita denunciando l’accaduto. L’ottantaquattrenne è accusato anche di ingiurie e diffamazione.
Avrebbe infatti appellato la badante dopo le presunte molestie in modo molto poco elegante dandole della poco di buono e della facile, tentando di accusarla di aver cercato di approfittarsi di lui. Fatto quest’ultimo che gli è valsa l’accusa per diffamazione. La badante ha confermato tutto quanto già denunciato.
Ma c’è il fatto che la perizia a carico dell’imputato conferma che l’anziano è incapace di stare in giudizio e quindi non può essere processato. Il giudice ha aggiornato l’udienza al prossimo 13 luglio. La vicenda giudiziaria che coinvolge l’anziano, però, se possibile è ancora più complicata.

L’uomo infatti è parte anche in un altro procedimento dove, però, è vittima. Di una badante. Non la stessa che lo ha denunciato per violenza sessuale, ma della precedente.
Accusata quest’ultima di circonvenzione di incapace. La donna lo avrebbe raggirato, approfittando del suo stato di salute, sottraendogli 18 mila euro. Questo, almeno, secondo l’accusa. A salvarlo dalla collaboratrice infedele sarebbe stata la trentasettenne che, accortasi del raggiro del quale l’anziano è stato presunta vittima ha allertato familiari e forze di polizia.
A quel punto, però, dopo un solo mese di servizio l’ottantaquattrenne avrebbe allungato le mani con la donna. Che lo avrebbe denunciato. Sullo sfondo della vicenda ci sarebbero altre domestiche.
Altre donne straniere che avrebbero spillato altro denaro al malcapitato promettendo favori sessuali, raggirando l’anziano che, come detto, è affetto da una malattia degenerativa al fine di farsi consegnare dei soldi. La vicenda giudiziaria apre uno spaccato disarmante sulla realtà di anziani e badanti. Figure professionali alle quali sempre più spesso molte famiglie italiane fanno ricorso. La vicenda, al di là dello scambio di accuse incrociate, spinge a una riflessione. Molto spesso le badanti lavorano in nero e trovano impiego attraverso il passa parola. Tuttavia, anche a fronte di costi più elevati, è sempre meglio rivolgersi ad agenzie certificate che selezionano le dipendenti fornendo serie referenze.