«Bell’idea il Festival del Paesaggio. Ma si pensi al degrado quotidiano di Varese»

La riflessione di Gregori dopo l’incuria fotografata al parco Zanzi. «Visti i costi e le casse vuote, dovrà essere un successo»

– «A dieci giorni dall’inizio del “Festival della Città Giardino”, quattro foto realizzate a distanza di pochi metri l’una dall’altra. C’e’ bisogno che qualche amministratore della città di Varese inizi a pensare che la quotidianità e il degrado siano delle priorità ineludibili».

Inizia così la lunga riflessione di , ex consigliere comunale di maggioranza dimessosi lo scorso 14 agosto in contrasto con l’amministrazione guidata da (in particolare in contrapposizione al nuovo piano sosta poi divenuto oggetto di molte critiche da parte dei varesini), in relazione al contrasto tra la grandiosità di Nature Urbane, iniziativa assolutamente pregevole, e la dimenticanza dell’ordinaria manutenzione in quei parchi che saranno i protagonisti del festival.

Le quattro fotografie postate da Gregori sul blog “Varese la vedo così” mostrano quattro “scorci” di parco Zanzi non proprio curatissimi. L’ex consigliere aveva fatto una bandiera amministrativa della necessità di un’ordinaria amministrazione sul dettaglio per vincere il degrado. A lui si deve la discesa in campo delle “squadre antidegrado”, con coinvolgimento anche di asilanti. Ma Gregori va oltre. Mettendo in relazione Nature Urbane «e le casse vuote del Comune» e tornado ancora una volta a battere sul nuovo piano urbano della sosta.

«Spero ardentemente che l’edizione zero del Festival del Paesaggio sia un grande successo per la città. Lo spero e lo auspico da varesino – scrive l’ex consigliere di maggioranza fornendo poi delle cifre – Spendere tra i 150 e i 200 mila euro di costi per un festival di 10 giorni è un grande azzardo mediatico per un Comune con le casse vuote». Quindi l’affondo tra rincari per i posti auto e delle rette delle mense scolastiche, due punti che inevitabilmente incidono sulle tasche del varesino medio.

«Proprio ora (il riferimento è ai 150-200mila euro spesi per il Festival) – continua Gregori – in un momento in cui si chiedono forti sacrifici ai cittadini con redditi medio/bassi attraverso l’operazione da 2mila stalli blu e relativi abbonamenti da 55 euro al mese, con l’aumento del costo delle mense scolastiche da 4,30 euro a 5, con gli aumenti delle rette di nidi ed asili, con l’allontanamento degli anziani che ricevevano un rimborso mensile per la loro disponibilità quotidiana nel far attraversare le strade e nel sorvegliare le scuole cittadine, il Festival “deve” assolutamente essere un successo. Il sindaco Galimberti è chiamato alla prova dei fatti. Gli auguro di vincerla».

L’ex consigliere trae l’inevitabile conclusione sull’umore in città in caso contrario: «Pena la “rabbia” dei cittadini che ancora non comprendono perchè far quadrare il bilancio famigliare a partire da questo mese di settembre sarà ancora più complesso proprio a causa delle ulteriori tasse sulla crescita dei propri figli e sui parcheggi, che la giunta varesina, con facilità e senza troppe riflessioni, ha loro imposto. Incrociamo le dita».