Black out all’Ospedale di Circolo

La corrente è tornata dopo pochi minuti, ma non tutto nella procedura d’emergenza ha funzionato

Ieri mattina un black out ha lasciato al buio le sale operatorie e altri settori del monoblocco del Circolo quando mancavano pochi minuti alle otto. Vale a dire un attimo prima che iniziasse l’attività chirurgica. Proprio come successe il 15 ottobre di nove anni fa «ma questo episodio è completamente diverso da quello del 2007», precisa il direttore generale dell’Asst Sette laghi, Callisto Bravi. Quella volta infatti il nuovo ospedale, appena inaugurato, rimase completamente al buio per almeno un’ora, mentre ieri mattina l’elettricità è mancata solo per pochi minuti. «Già alle otto e mezza l’attività sarebbe potuta ripartire regolarmente perché avevamo verificato che tutto funzionava correttamente – continua il dg – ma in via precauzionale l’Unità di crisi ha preferito sospendere le attività chirurgiche ed effettuare così ulteriori verifiche per capire le ragioni del guasto».

Il blocco operatorio al piano meno uno del monoblocco inizia ogni giorno le sue attività chirurgiche alle otto del mattino. E così doveva andare anche ieri mattina: alcuni pazienti erano già stati preparati, pronti per andare sotto i ferri come previsto, quando all’improvviso in buona parte delle sale operatorio e in alcuni settori del monoblocco è andata via la luce.

L’origine del black out è chiara: a saltare è stata «una sottostazione Enel che alimenta il Monoblocco», recita una nota diffusa in mattinata dall’ospedale. «La corrente è tornata nel giro di pochi minuti», assicurano dalla direzione da Villa Tamagno. Ma il punto è che il sistema di sicurezza dell’ospedale prevede è dotato di quattro gruppi rotanti di continuità, che dovrebbero entrare in funzione automaticamente e fornire energia elettrica all’ospedale anche in caso di blackout generale. Ma per qualche minuto questo meccanismo non ha funzionato.

«I gruppi rotanti di continuità sono entrati in funzione come previsto» assicura Bravi, ricordando che i controlli sull’impianto vengono eseguiti regolarmente, come previsto dalla legge, ogni quattro mesi. «Il problema è dovuto ad altri dispositivi del circuito che non hanno funzionato come avrebbero dovuto», aggiunge. Per questo l’Unità di crisi convocata d’urgenza a Villa Tamagno e coordinata dalla Direzione Medica, dopo aver verificato, entro le 8.30, il corretto funzionamento dell’impianto elettrico, ha comunque deciso in via precauzionale «per estrema prudenza – si legge nella nota ufficiale diffusa dall’Ospedale – di sospendere l’attività chirurgica programmata nel monoblocco sino al completamento delle necessarie verifiche».«Abbiamo deciso di procedere con una Root cause analysis, che serve a individuare la variabile che ha causato il cattivo funzionamento per evitare che possa riproporsi il problema», spiega il Dg che attende nei prossimi giorni la relazione tecnica delle aziende che hanno eseguito le indagini.

Per tutta la mattinata l’attività chirurgica d’urgenza è stata comunque garantita dal blocco operatorio della day surgery, nel padiglione centrale del vecchio ospedale, che ha assorbito anche alcuni degli interventi programmati valutati più urgenti o per cui il paziente era già stato preparato. Mentre gli interventi saltati sono già stati riprogrammati.

A partire dalle tre del pomeriggio l’attività chirurgica ha ripreso a funzionare regolarmente «e in assoluta sicurezza», precisano da Villa Tamagno, sia nel Monoblocco che nel padiglione centrale del Circolo.