Calcio di inizio per il Memorial Malinverno. Dieci anni di sport, amicizia e solidarietà

Inizia questa sera la nuova edizione del torneo che avrà luogo fino al 17 settembre a Varese

– Pallone e street food: questa sera il primo calcio d’inizio per il Paletto 2017.

Inizierà oggi alle 19.30 il singolare torneo dell’oratorio di san Vittore che vedrà confrontarsi, sul campo di via San Francesco, 16 squadre con giocatori dai 18 ai 40 anni e oltre.

Fino al 17 settembre, dal giovedì alla domenica, saranno pronte a contendersi il titolo di campioni nel particolare sport che anima da tempo immemore l’oratorio all’ombra del campanile, dove il campo da basket viene utilizzato per giocare a calcetto a 4 senza portiere, puntando a colpire appunto il palo che sorregge il tabellone.

Spegne 10 candeline il “Memorial Malinverno”, patrocinato dal Comune di Varese e nato «per vivere e lavorare insieme agli amici a questo progetto e per ricordare chi ci ha tanto ha creduto» spiega Gabriele Vilardi dell’organizzazione. Il programma prevede dal 7 all’10, dal 14 al 17 settembre, dalle 19.30 alle 23 la disputa dei match, ma non mancherà del banco gastronomico aperto tutte le sere del torneo dalle 19.30. «Il menù è quello classico e va dalle patatine ai panini con la salamella alla birra e hot dog. In più avremo come novità le caramelle, per godersi lo spettacolo come al cinema».

Torna anche la collaborazione con la pizzeria Piedigrotta. «Dall’apecar, dotato di forno, verranno sfornate delizione pizze margherita per 4 serate: il giovedi e il sabato di entrambi i fine settimana». Anche i premi per i primi tre classificati saranno golosi: «ai primi andrà una cena alla Tana D’Orso di Mustonate, ai secondi alla Piedigrotta e i terzi si godranno un aperitivo al Cuba».

Domenica 17 settembre, è prevista la grande festa finale dello sport: in serata, alle 19.30 e alle 20.30, si giocheranno le finali che assegneranno dal quarto al primo posto. Alla premiazione, prevista alle 21.30, parteciperà anche il prevosto di Varese, monsignor Luigi Panighetti. «Portare avanti questa tradizione significa portare avanti tre principi fondamentali che dovrebbero essere presenti nella vita di ogni persona: solidarietà, amicizia e tenacia. La solidarietà sta nel cercare di darsi una mano sempre.

L’amicizia è fondamentale perché senza amici non si può pensare di portare avanti “fatiche” del genere e fortunatamente un posto come l’oratorio ti insegna soprattutto a diventare amico di qualcuno, conoscerlo e apprezzarlo per quello che è. Il terzo principio fondamentale è non mollare mai. Questo tipo di manifestazione porta via tempo e mette alla prova sia in positivo che in negativo. Soprattutto quando emergono questi ultimi lati non bisogna mollare, ma grazie all’amicizia e alla solidarietà viene da sè».n