Caos dei parcheggi sempre pieni. Il piano della sosta in commissione

Il progetto vede anche la partecipazione diretta dei cittadini con proposte: finora sono 34

Il piano per affrontare il problema della sosta a Varese e dei parcheggi sempre pieni, che rendono difficile l’accesso al centro città, limitano le attività commerciali ed in generale congestionano il traffico, è stato presentato ieri dall’assessore alla Pianificazione territoriale Andrea Civati.

Un progetto diviso in punti che prevede innanzitutto la partecipazione dei cittadini: le proposte arrivate fino ad ora sono 34 ma c’è tempo fino al 14 marzo, poi saranno discusse prima dell’approvazione della giunta comunale in vista del passaggio finale in consiglio comunale previsto per la fine di marzo. Il lavoro nasce da uno studio sulla viabilità cittadina con rilevazioni effettuate in 5 giorni tra la fine di novembre e l’inizio di dicembre dalle 7 alle 23, in 28 aree in cui era stata suddivisa la città. La situazione in generale è disomogenea con alcuni punti in cui l’offerta non è in grado di soddisfare la domanda ed altri in cui accade l’opposto, quindi l’obiettivo è quello di una redistribuzione.

«Stiamo raccogliendo le osservazioni dei cittadini per migliorare il piano stesso – ha sottolineato Civati – In generale il piano non indica tariffe puntuali, ma una logica che sottenderà alle tariffe perché vogliamo discutere di strategie: per esempio del rapporto tra la tariffa in strada e quella in struttura o alla modalità di emissione di abbonamenti a quali categorie ed a quali logiche».

Altro obiettivo è quello della semplificazione cercando di rendere più parcheggi in strada disponibili destinandoli, soprattutto in centro, a persone che abbiano una necessità di sosta limitata.

«Più si allunga la sosta più dobbiamo incentivare i cittadini a parcheggiare in zone esterne della città».

E poi diverse tariffe per diverse categorie: una specifica per i pendolari e utenti frequenti con abbonamento, e poi quattro opzioni tariffarie orarie diverse a seconda della zona: l’area azzurra (centro) con le tariffe più alte e limite di due ore, quella verde (via Veratti, Cavour, Luini e Rainoldi) sempre con limite di 2 ore e tariffe che crescono in base alla permanenza, blu (Giubiano, zona Questura, Brunella) senza limiti e con tariffe inferiori e differenziate tra mattina e pomeriggio e infine la rossa (Casbeno, Biumo Inferiore) la fascia più bassa.

Poi un investimento nell’innovazione con i parcometri intelligenti e l’applicazione per pagare e rinnovare la sosta tramite smartphone. Altro obiettivo quello di valorizzare il trasporto pubblico creando parcheggi destinati in via esclusiva ai pendolari e potenziando i mezzi pubblici e poi incrementare l’uso della funicolare. Per la sostenibilità ambientale si cercherà appunto di portare meno auto in città e per i residenti se previsto l’allargamento delle aree in cui parcheggiare ed una diversa calibrazione dell’importo: una riduzione per chi ha una sola auto ed incremento a seconda del parco macchine. Per i commercianti in centro si cercherà di favorire i clienti con il parcheggio in pausa pranzo gratuito e l’abolizione definitiva della tariffa serale.

Le critiche principali sono state rivolte per il mancato chiarimento sulle tariffe e sull’impatto finanziario generale del piano, oltre che sulla necessità di incrementare seriamente il trasporto pubblico se si vuole limitare l’uso dell’automobile.