Caso Molina: conto alla rovescia per il futuro. Verità in 60 giorni

I giudici del Tar si sono riservati. Una decisione potrebbe comunque arrivare anche in settimana

– Molina davanti al Tar: i giudici del tribunale amministrativo si riservano. Da ieri conto alla rovescia: 60 giorni per conoscere il futuro della fondazione. Il Tar potrebbe ovviamente sciogliere prima dello scadere del termine perentorio la riserva. In realtà una decisione è attesa tra i prossimi tre o cinque giorni.

Il commissario straordinario resta quindi al suo posto alla guida dell’ente. Per alcuni istanti sul piatto c’era anche l’ipotesi di uno slittamento dell’udienza: davanti al Tar pendono due diversi ricorsi presentati sempre da , l’ex presidente della fondazione destituito da Ats Insubria insieme all’intero Cda al momento del commissariamento. A fronte della richiesta di riunire in un solo procedimento i due ricorsi il Tar avrebbe potuto far slittare l’udienza.

Il tribunale amministrativo regionale ha deciso diversamente: udienza discussa con i magistrati che si sono riservati sospendendo di fatto il giudizio. Il ricorso, presentato da Christian Campiotti, ex presidente della fondazione, non entra nel merito ma deve stabilire, in sostanza, se la permanenza del commissario in quella posizione potrebbe creare un danno al Molina, in attesa che il giudice amministrativo si pronunci definitivamente sulla vicenda.

Contestualmente, è in corso un’indagine della magistratura coordinata dalla Guardia di Finanza, che ha già portato a una serie di avvisi di garanzia per vicende ancora “sub iudice” ma che riguardano, tra l’altre cose, i prestiti concessi dalla Fondazione durante la gestione Campiotti. La gestione pregressa della Fondazione Molina è al vaglio anche dell’Agenzia regionale anticorruzione: alcuni giorni fa, i funzionari dell’agenzia hanno effettuato una visita nella casa di riposo, incontrando l’attuale commissario e visionando della documentazione.

Si tratta di un’attività ancora in fase istruttoria e che nasce da un esposto del 2016. Il commissariamento era scattato nel novembre 2016. Campiotti aveva vinto un primo ricorso al Tar ma il suo ritorno alla guida del Molina era durato una manciata di giorni.

Il consiglio di Stato, infatti, annullando la sospensiva del Tar aveva riportato il commissario straordinario al vertice dell’ente.