C’è la prima neve e la Rete va in tilt. Giovedì il bis: arriverà a Varese?

Ieri la nevicata. Una cinquantina di centimetri al Campo dei Fiori, spolverate le Valli. Tanti gli scatti su Facebook. Pioggia nel capoluogo e al Sud: si rialzano le falde idriche

– Ieri è arrivata la prima, attesissima, nevicata dell’inverno. La dama bianca si è fatta vedere al Sacro Monte, al Campo dei Fiori e nelle valli, imbiancando i tetti delle case e le vette delle montagne. I varesini non hanno perso l’occasione di fare qualche bella fotografia. In poche ore, sui social network, c’erano molte immagini. Testimonianze di un territorio fiabesco come il nostro. Diversa l’atmosfera che ha regnato sul resto della provincia, dove per tutta la giornata è caduta una pioggia battente. «Alle 18.30, il nivometro all’osservatorio del Campo dei Fiori segnava 18 centimetri di neve. Ma in qualche punto, come nel piazzale sotto l’osservatorio, c’era un accumulo di circa 35 centimetri. Allo stesso orario, a Varese erano caduti 47 millimetri di pioggia, con la previsione di arrivare a 60 millimetri».

«Neve, ma bagnata, anche a Ganna, con un accumulo di un paio di centimetri – afferma, meteorologo del Centro Geofisico Prealpino – Ci saremmo aspettati una nevicata più importante, ma la previsione è quella di arrivare entro sera, al Campo dei Fiori, ai 50 centimetri che avevamo previsto». I nivofili amano la neve in città. «Una possibilità che si potrebbe verificare giovedì, quando la neve potrebbe spingersi fino a Sant’Ambrogio. Ma da qui a giovedì

le carte possono ancora cambiare – dice Valisa – La tendenza, comunque, è quella di avere un vasto periodo di brutto tempo, anche se non intenso. L’alta pressione sembra averci lasciato per un bel po’ e si attendono perturbazioni atlantiche».La cosa positiva è che le falde acquifere si stanno riempiendo di acqua. Ieri sono caduti 60 millimetri di pioggia, più della metà di quella che mediamente cade a Varese nel mese di febbraio. Di questo passo, sommando anche le perturbazioni future, dovremmo aver scongiurato il pericolo della siccità. La neve, inoltre, sulle montagne rimarrà più a lungo e, sciogliendosi a poco a poco, costituirà un serbatoio naturale di acqua.
Le temperature si mantengono alte. Ieri, in gran parte della provincia, il termometro ha oscillato tra i 2 e i 5 gradi di massima, ma la colonnina di mercurio è arrivata a 7 gradi a Malpensa. Si tratta di temperature autunnali, che non bloccano i processi vegetativi iniziati anzitempo. Non ci sono state gelate. Anche il nocciolo, che ha già gettato i primi boccioli, non rischia di compromettere la fioritura. Per la giornata di oggi, il Centro Geofisico Prealpino prevede che la temperatura salirà ancora, con massime tra gli otto e i 10 gradi. Ci saranno schiarite irregolari, con sole sulle Alpi. Ma già domani tornerà la pioggia, anche se debole. Mercoledì sarà ventoso e soleggiato. Giovedì tornerà un’altra perturbazione, che porterà la neve più in basso. Presto per ipotizzare come sarà il tempo nel prossimo fine settimana, ma la tendenza vede il proseguire del maltempo.

«Sta andando tutto secondo le previsioni – afferma il nostro meteorologo – La neve è secca in cima alle montagne e super bagnata nelle valli. È una neve che arriva in ritardo sulla tabella di marcia, ma normale per i quantitativi per la stagione. Invece, non è normale vedere precipitazioni così intense nei mesi invernali, che da noi sono secchi. Non è normalissimo superare i 50 millimetri di pioggia in un solo giorno per febbraio, ma va bene, visto anche il periodo secco in cui ci trovavamo».
E per quanto riguarda la neve in città? «Al momento non ci sono le condizioni perché la neve si depositi: il suolo non è freddo. Nelle valli è diverso, perché lì c’è un microclima speciale. A Varese è mancato il freddo nelle settimane scorse. Anche se la neve dovesse scendere più in basso, non credo che arriveremo a vederla in pianura. Varese si gioca ancora questa possibilità, tutto dipende da quello che succederà in settimana».