«Censiamo e recuperiamo le aree abbandonate»

Il nuovo presidente del Circolo Destra Italia prosegue la lotta al degrado. Civati: «Entro l’estate la mappatura»

Francesco Marcello, 61 anni, responsabile della concessionaria Renault di viale Belforte e già candidato sindaco alle ultime elezioni, da settimana scorsa è il nuovo presidente della sezione varesina del Circolo Destra Italiana, con sede in viale Belforte 144, davanti alla chiesina del Lazzaretto: non è un caso se assieme ad Umberto Montagna, il leader storico, si è votato alla causa del degrado, visto il quartiere da cui proviene.

«Abbiamo creato un sito (www.varesenonesolocentro.org) che si propone di raccogliere le segnalazioni di cittadini riguardo agli immobili aziendali dismessi su tutto il territorio di Varese: lo scopo è censire tutte le aree in stato di abbandono della città perché pensiamo che si possano e si debbano recuperare come già Milano sta facendo negli ultimi tempi destinandole ad uso sociale, ossia facendole divenire sedi di associazioni che operano sul territorio».

Il censimento milanese degli immobili privati abbandonati e in stato di degrado, reso possibile proprio attraverso le segnalazioni di associazioni, Consigli di Zona e dei cittadini, risale al giugno 2014, quando fu pubblicata a cura dall’assessorato all’Urbanistica ed Edilizia privata del Comune una mappatura di 160 aree ed edifici appartenenti a differenti tipologie. «Per ogni stabile fatiscente che ci verrà segnalato – continua il leader della Destra Varesina – sarà nostra cura valutarne condizioni, proprietà e possibili soluzioni assieme alla futura destinazione di utilizzo, facendoci portavoce di proposte alle istituzioni competenti». Non è più tempo di procrastinare, secondo Marcello: il degrado alimenta il disagio sociale e bisogna intervenire.

L’assessore Civati, dal canto suo, rivela che nell’ambito della revisione del PGT il censimento di tutti gli edifici e delle aree degradate e dismesse è già in atto. «Ci stiamo lavorando dall’insediamento della nuova amministrazione. Siamo a buon punto per quanto riguarda la raccolta di informazioni sulle centinaia di aree, non necessariamente industriali ma anche residenziali o del terziario, per recuperare le quali vogliamo individuare una normativa puntuale. L’obiettivo è di portare a termine il lavoro di mappatura entro quest’estate e siccome conosco anche personalmente l’assessore Maran da tempo e il suo lavoro, posso dire senz’ombra di dubbio che il nostro lavoro si ispira a quello milanese.

In questo primo censimento saranno individuate aree non necessariamente vaste, perché queste ultime sono già censite dall’attuale piano di governo del territorio come da recuperare. Credo che la sfida per Varese sia andare oltre e individuare puntualmente una serie di edifici di superficie non elevata che possano essere riportati in vita attraverso una normativa ad hoc che ne renda semplice e conveniente il recupero.

Sono quindi favorevole ad ogni iniziativa di segnalazione e partecipazione dei cittadini e immagino un piano urbanistico dinamico e flessibile che si integri via via con le nuove segnalazioni, perché il degrado e la dismissione di determinati edifici sono concetti che mutano con la città».