Chili di droga pronti allo smercio. Sgominata banda italoalbanese

Gli agenti della Polizia di Stato hanno effettuato l’operazione per fermare il sodalizio criminale

Sei chilogrammi di droga sparsi per la città: gli inquirenti hanno pazientemente seguito le “briciole” di marijuana arrivando ad arrestare tre spacciatori.

Non a caso l’operazione si chiama Pollicino, dal titolo della celebre fiaba. Al posto delle molliche di pane, però, i poliziotti hanno trovato chili di marijuana, sei in tutto, e hanno farro scattare le manette per due italiani ed un albanese.

All’alba dell’altro ieri 30 agenti della polizia di Stato della Questura di Varese a conclusione di una lunga attività d’indagine, condotta nel periodo tra aprile e luglio 2016, hanno eseguito l’ordinanza firmata dal gip di Varese Alessandro Chionna, su richiesta del pubblico ministero Annalisa Palomba, all’applicazione di misure cautelari a carico di un sodalizio criminale composto da cittadini albanesi ed italiani per attività illecite connesse al traffico e allo spaccio sostanze stupefacenti.I fatti risalgono allo scorso anno ed hanno preso spunto dalla segnalazione di un cittadino che in diverse occasioni ha notato un uomo aggirarsi tra alcune delle sii che abbelliscono la Città

Giardino. Il primo intervento della Polizia sul luogo indicato ha consentito di rinvenire tra la vegetazione un quantitativo di marijuana pari a 150 grammi. Ritenendo non casuale che la droga fosse stata nascosta proprio in quel punto, gli uomini della sezione antidroga della squadra mobile della Questura di Varese hanno avviato un’attività d’indagine che ha consentito di individuare in poco tempo, grazie anche al monitoraggio delle telecamere di videosorveglianza cittadine, chi aveva nascosto la droga: un cittadino albanese dedito allo spaccio di marijuana e ben inserito nel contesto criminale del traffico di sostanze illecite. Analizzando i suoi movimenti i poliziotti sono riusciti ad identificare la rete dei “clienti consumatori” e quella di altri spacciatori che si rifornivano da lui. L’uomo nascondeva la droga in diversi punti della città per poter spacciare senza correre rischi: sistemava lo stupefacente e se ne andava salvo poi dare appuntamento nei giorni successi ai clienti. Al massimo lo avrebbero trovato con una dose addosso. Nell’indagine si è comprovata la responsabilità oggettiva di cittadini Italiani che in questo contesto si sono adoperati con continuità nel favorire l’attività di traffico e spaccio con condotte quali: quelle di reperire appartamenti utili ad agevolare l’occultamento della droga o in più occasioni il “maneggio” e la “custodia” propria dello stupefacente. I poliziotti hanno ricostruito tutto e l’altro ieri hanno arrestato il pusher albanese, di 46 anni, e i due complici italiani di 57 e 44 anni. Sono in corso le ricerche di un altro cittadino albanese, anch’egli destinatario di un provvedimento restrittivo. Sono state sottoposte a perquisizione domiciliare altre abitazioni di fiancheggiatori.L’attività complessiva d’indagine ha consentito di sequestrare 6 chilogrammi di marijuana, denaro contante pari a 5000 euro e titoli di credito sui quali verranno effettuati accertamenti.