Chiusura dei confini: «Ci siano regole chiare»

Il consigliere regionale Luca Marsico chiede un accordo tra Italia e Svizzera durante le emergenze

Il 5 dicembre scorso, in seguito a una tentata rapina alla banca Raiffeisen di Molinazzo di Monteggio, in Canton Ticino, sono state chiuse le frontiere di Lavena Ponte Tresa per alcune ore. La chiusura – iniziata intorno alle 16.30 – ha coinciso con l’orario di rientro dei frontalieri italiani che di fatto sono rimasti “intrappolati” in Svizzera. Presso i valichi, infatti, si sono create lunghe code di migliaia di persone. Ciò si è protratto per circa due ore e quindi ha ritardato il ritorno a casa di migliaia di lavoratori transfrontalieri che cercavano informazioni su quanto stesse avvenendo tramite smartphone e social network.

Martedì il Consiglio Regionale discuterà la mozione di Luca Marsico, consigliere varesino di Forza Italia, che chiede che «questo tipo di emergenza venga regolamentata sulla base di una convenzione tra Italia e Svizzera, in modo che non sia demandata alla sola Svizzera».

«Chiedo che ci sia una regolamentazione che veda parte in causa anche il territorio italiano – spiega Marsico – In questa proposta non vi è nessuna ingerenza, ma il giusto temperamento tra la gestione di una emergenza di cui ogni Stato deve poter disporre, e le esigenze dei territori limitrofi, che non possono subire ricadute pesanti in assenza di un regolamentazione».