Clochard cinese aggredisce una vigilessa a Varese. Arrestato, è privo di permesso di soggiorno

Il fatto è avvenuto nell’area delle stazioni, durante un controllo antidegrado della Polizia Locale

– Blitz anti-degrado nella zona delle stazioni: gli agenti del comando di polizia locale di Varese arrestano un clochard violento e privo di permesso di soggiorno. Il controllo che ha fatto scattare le manette è scattato intorno alle 8.30 di ieri mattina: in cella con l’accusa di resistenza e violenza a pubblico ufficiale, lesioni, porto abusivo di coltello e violazione delle normative sull’immigrazione ci è finito un sessantenne di nazionalità cinese. Un volto noto nella zona in quanto l’uomo

era solito bivaccare sul marciapiede sottostante la sede di Confartigianato Impresa Varese. L’uomo, spesso ubriaco, è una presenza nota nella zona. E ieri mattina l’intervento degli agenti non era affatto casuale. Il sessantenne infatti un paio di giorni prima aveva insultato e strattonato una funzionaria di Confartigianato Impresa Varese “reo” di avergli chiesto di spostare il suo giaciglio di qualche metro in modo di consentire il passaggio sul marciapiede e l’accesso agli esercizi commerciali in zona. Il controllo si sarebbe potuto risolvere con un daspo urbano, provvedimento introdotto dal nuovo regolamento di polizia locale. Un provvedimento che consente l’allontanamento del destinatario molesto. Il sessantenne, comportandosi come si è comportato, è riuscito invece a farsi arrestare. Davanti agli agenti ha prima finto di non capire la lingua. Prevedendo quest’inconveniente gli agenti sono arrivati muniti di interprete. L’uomo ha rifiutato di fornire le proprie generalità diventando aggressivo ed è risultato essere sprovvisto di documenti e permesso di soggiorno. Gli agenti lo hanno quindi invitato a seguirli al comando per l’identificazione. Il sessantenne ha finto di seguire gli agenti per qualche metro salvo poi cercare di scappare. Raggiunto in pochi minuti, dagli insulti è passato alle vie di fatto. Menando le mani e causando una distorsione a uno degli ufficiali impegnati nell’operazione poi finito in ospedale perché ferito. L’uomo è stato bloccato e a quel punto sono scattate le manette. L’arresto è già stato mandato in convalida dal pubblico ministero di turno Massimo Politi. Il clochard si trova attualmente detenuto nel carcere dei Miogni. Oltre che di resistenza e violenza a pubblico ufficiale, lesioni e violazione delle normative sull’immigrazione, è accusato anche di porto abuso di coltello. Il sessantenne infatti portava un pugnale infilato nella cintura. I controlli nella zona sono sempre più serrati da parte delle forze di polizia. Tolleranza zero nei confronti di chi non rispetta le regole.