«Con la fibra telecamere nei punti critici della città»

Il progetto del vicesindaco Daniele Zanzi per far fronte ai problemi di vandalismo o di abbandono di rifiuti nella Città Giardino potrebbe partire nella seconda metà del 2018

Il livello di sicurezza di una città cresce se aumenta il controllo. L’assessore alla polizia locale , in questo senso, sta progettando di acquistare alcune telecamere mobili, dispositivi che possono essere facilmente posizionati in ogni parte della Città Giardino in modo da cogliere con precisione, velocità e soprattutto sul fatto chi imbratta o delinque.

Ovviamente, i dispositivi verrebbero messi nei punti “critici” della città, quelli cioè dove più frequentemente si verificano atti vandalici o dove vengono abbandonate immondizie. Già la passata amministrazione aveva tentato qualcosa di analogo, senza però arrivare ad una soluzione definitiva. «Noi cercheremo di farlo grazie alla connessione veloce che entro il 2018 coprirà tutta la città di Varese. Oggi è proprio l’assenza di una connessione rapida e sicura a impedirci di piazzare in molte zone le telecamere. Alla fine del 2018, invece, sarà possibile sfruttare questa tecnologia» spiega Zanzi.

«Le telecamere sono positive, sia perché hanno un effetto deterrente, sia perché danno la possibilità di rintracciare il colpevole – commenta l’ex assessore alla polizia locale – Anche sotto il mio mandato qualche telecamera in più è stata messa. Adesso si dovrebbe procedere a un aggiornamento di questi dispositivi, perché le telecamere funzionano se vengono visionate non appena è stato commesso un reato. Se si aspetta non servono: dopo 48 ore le immagini infatti vengono cancellate e il colpevole non può più essere rintracciato. Va bene un occhio in più, ma va incrementato il pattugliamento della città».