Da “catapecchia” a museo. L’ex ufficio igiene rinascerà

La svolta - Martedì in commissione urbanistica la variazione al progetto per il parcheggio di via Sempione

– Varese si arricchirà di una nuova sede museale. La notizia arriva dall’amministrazione, che si è resa disponibile a mettere in vendita la struttura di via Staurenghi, l’ex Ufficio di Igiene, per un’iniziativa privata con finalità culturali. Non c’è la conferma ufficiale, ma all’edificio sarebbe interessato il designer. E il progetto, secondo quanto “trapela” da Palazzo Estense, consisterebbe nella realizzazione di un polo museale, che ospiterebbe una mostra fissa, dedicata appunto alle opere del celebre professionista, e un’area invece dedicata ad allestimenti a rotazione.

Un’idea che avrebbe incassato il via libera dell’amministrazione, dal momento che martedì, in commissione Urbanistica, verrà messo ai voti una variazione al progetto del parcheggio di via Sempione. Variazione che si rende necessaria per mantenere l’integrità della struttura di via Staurenghi. «Nel progetto del parcheggio è previsto infatti l’abbattimento dell’ala destra dell’edificio, quella vicino all’area oggi sterrata – spiega l’assessore all’Urbanistica – Dal momento che è stata avanzata questa richiesta di acquisto, è necessario mantenere integro l’edificio.

Quindi bisogna modificare il progetto iniziale, per mantenere il volume esistente». Il cambiamento non creerà particolari inconvenienti al multipiano. «Di fatto spariranno solo tre posti auto – sottolinea Binelli – più un porticato che era previsto su quel lato. Poi bisognerà spostare la centralina dell’Enel, ma si tratta di modifiche minimali, che non intaccano l’integrità dell’opera». Quello del parcheggio di via Sempione è stato un lunghissimo iter, che ora si trova a dover subire affrontare l’ennesimo passaggio. Anche se questa volta non c’è nessun ostacolo concreto, ma solo una piccola modifica. Che, per di più, porterà un valore aggiunto all’area di via Staurenghi, con l’apertura di una sede museale. Il via libera definitivo al parcheggio era arrivato nei mesi scorsi, alla fine del 2015, con un voto in consiglio comunale, dopo un lungo braccio di ferro interno alla stessa maggioranza. L’ultima polemica che aveva diviso il centrodestra riguardava il lievitare dei costi, che a seguito delle molte modifiche subite, nell’arco degli ultimi anni, dal progetto, erano aumentati.

Non solo, perché l’assessorato all’Urbanistica aveva più volte chiesto di effettuare alcuni correttivi, rendendo più adeguata al contesto la forma estetica della struttura. Un altro problema sarà rappresentato dalle modifiche viabilistiche, una volta che il parcheggio entrerà in funzione. Erano previsti 246 posti auto, ora scesi quindi a 243, più 50 box. Un numero di auto nettamente superiore a quello oggi presente, e quindi in movimento in entrata e in uscita, nel parcheggio sterrato gestito da Avt. Occorrerà quindi studiare un nuovo sistema di ingresso e uscita dalle vie. Tutti appunti, emersi durante le sedute della commissione Urbanistica, che dovranno essere affrontati in vista dell’inizio dei lavori.