Da Leggiuno alla Nazionale, Gigi Riva è uno spettacolo

Al Santuccio - Il Festival del Teatro e della Comicità termina con Pellicini che racconta Rombo di Tuono

– Potrebbe esserci anche il governatore della Lombardia Roberto Maroni, insieme al pubblico e al Varese Calcio, in sala per assistere il 16 settembre alle 21, alla serata conclusiva del “Festival del teatro e della comicità 2016 delle terre Insubri”.
Per la prima volta in città, con ingresso è gratuito, il direttore artistico della rassegna, Francesco Pellicini, attore e scrittore – nonchè autore dello spettacolo – racconterà, in un susseguirsi di emozioni teatrali e canzoni a tema calcistico,

la carriera agonistica del grande “Rombo di tuono” conciliandola coi momenti più intimi e romantici della vita del calciatore nato sulle sponde del Lago Maggiore.
«Chiudiamo in bellezza un festival che è andato davvero bene, portando in platea circa seimila persone in 18 piazze diverse – spiega Pellicini – Ha di certo avuto successo la politica di ingressi gratuiti, per cercare di non far spendere visto che i soldi sono sempre meno. È stata, poi, una decima edizione che ha ospitato personaggi importanti da Ruggeri a Mogol passando per Sergio Caputo e i Legnanesi».
Anche il meteo è stato clemente. «Sono contento perché non è stato un successo estemporaneo. Una manifestazione ha successo se si costruisce negli anni un progetto. E il nostro, in questi due lustri, si è arricchito di piazze e celebrità con la prospettiva di migliorare sempre».
Nello show di venerdì, sostenuto da Comune di Varese, Fondazione Cariplo e Regione Lombardia, non mancheranno epici racconti sportivi: da Italia Germania 4 a 3 ai mondiali in Messico nel 1970 e la decisiva Juventus-Cagliari, del 1970, a Torino.
«Alla conferenza stampa di presentazione il governatore Maroni s’era detto davvero interessato. Vedremo se accetterà, l’invito che gli ho rinnovato».
Ad accompagnare Pellicini, in un atto unico di teatro canzone, Matteo Carassini, Thomas Graziani, Paolo Pellicini.
Francesco, che è anche coautore direzione artistica del Nazionale di Milano, deve l’idea e la nascita dello spettacolo alla canzone “Da Leggiuno in Nazionale” eseguita nel 2006 sul campo sportivo di Leggiuno. Fortuna volle che tra il pubblico ci fosse proprio Fausta Riva, sorella di Gigi, che raccontò al fratello della canzone in suo onore.
Ogni replica viene concordata con lo stesso Riva.
«È molto discreto. Gli interessa che lo spettacolo venga eseguito solo in certi contesti facendo in modo che la sua storia sportiva e umana, costellata da duri sacrifici, sia anzitutto un monito ed un esempio per i giovani calciatori, oggi troppo spesso viziati da un successo che ne mina i valori umani. Questo conta per lui più dei trionfi e dei titoli.»
Al Santuccio sarà, a questo proposito, coinvolto anche il Varese Calcio.
«Ci saranno alcuni calciatori della prima squadra e delle giovanili. Questa presenza mi rende particolarmente contento perchè è giusto che ragazzi – che faticano a ricordare Roberto Baggio – non dimentichino il più grande personaggio sportivo della Provincia di Varese, nominato attaccante più forte del dopoguerra italiano».