«Dal voto una lezione: ora si riparte»

Ritorno alle origini - A tu per tu con Fabio Binelli, storico esponente della Lega Nord varesina

– Si torna a una Lega di lotta. Il Carroccio tornerà a sedere, dopo oltre vent’anni, sui banchi dell’opposizione a Palazzo Estense. Un cambiamento epocale, perché fa una certa impressione vedere chi fino a pochi giorni fa entrava in Comune da amministratore, con alle spalle una storia ultradecennale di ruoli amministrativi o consiliari di maggioranza, trovarsi di punto in bianco nella minoranza. Il caso di Fabio Binelli, leghista della prima ora, e assessore all’Urbanistica negli ultimi due mandati, quelli guidati da Attilio Fontana.

Mentre il nuovo sindaco Davide Galimberti stava presentando, ieri mattina, alla nuova organizzazione delle aree del Comune, al primo piano, nella sala matrimoni, accanto all’ufficio del primo cittadino, Binelli era al piano terra, dove si trova la segreteria del consiglio comunale. Non più in giacca e cravatta, ma in versione sportiva, con una maglietta della Nike. La scelta della marca della maglietta è casuale, ma appare paradossale, come gli facciamo notare con una battuta, dal momento che nonostante il nome sia stato,

nella pronuncia, inglesizzato, la parola originaria deriva dal greco. E rappresenta la “Vittoria”. Decisamente non è la situazione che il Carroccio sta vivendo. Anche se potrebbe essere un segnale di rivalsa. Binelli ci ride sopra. E si prepara ai cinque anni di opposizione che avrà davanti a sé. «La Lega Nord accetta la lezione dataci dai cittadini – dichiara l’ex assessore – quindi ci stiamo organizzando anche noi per affrontare questo nuovo compito. Lo faremo, a nostro modo di vedere, in maniera costruttiva ma anche in modo duro laddove ci saranno temi negativi per la città».
Come ha annunciato il giorno prima, in conferenza stampa, il segretario provinciale del partito Matteo Bianchi, i leghisti daranno battaglia senza tregua alla giunta Galimberti. E secondo Binelli già si possono intravedere alcune tematiche negative.

«Già le notizie comparse sulla stampa – spiega – riguardo al flusso di clandestini, richiedenti asilo, ci preoccupano abbastanza e ci muoveremo in questo senso. Altri temi negativi per la città sono quelli che riguardano il settore urbanistico, ci preoccupano perché ci sembra che ci sia troppa accondiscendenza nei confronti degli operatori di settore, piuttosto che dei cittadini. Sono tutti temi sui quali ci confronteremo. Ma sui quali la Lega ha sempre avuto una posizione molto precisa». Binelli è stato l’estensore del Pgt, nella giunta Fontana. Ed è stato oggetto di forti critiche, durante la campagna elettorale, da parte del sindaco Davide Galimberti, che ha puntato molto sul tema urbanistico e ha attaccato il lavoro svolto dalla Lega nei due mandati di Fontana.

Chiediamo a Binelli come risponde a questi attacchi e come intende comportarsi, di conseguenza, da consigliere di opposizione. «Nessun documento è esente da critiche – dice – sono il primo a dire che ci sono punti che possono essere migliorati, approfonditi e resi più adatti ad una società che si trasforma. Altro conto è dire che non va bene niente. Se da parte dell’amministrazione ci sarà la voglia di migliorare, va bene, ci sarà disponibilità a collaborare. Se vogliono cambiarlo completamente, è legittimo da parte dell’amministrazione di centrosinistra dare un nuovo indirizzo alla città. Ma noi ricordiamo che il territorio non si deve toccare e la trasformazioni della città devono essere rispettose della storia e della cultura di Varese». Da parte del Carroccio potrebbe esserci la volontà di collaborare su determinate tematiche. Anche se la condizione posta, ovvero che la nuova giunta riconosca almeno in parte la bontà dell’operato della precedente amministrazione, appare difficile da concretizzarsi. Di fatto, il gruppo consiliare della Lega Nord, con quattro esponenti quello più numeroso dell’opposizione, sarà anche quello potenzialmente “meno collaborativo” nei confronti della nuova maggioranza. Binelli siederà insieme al governatore Roberto Maroni, all’ex assessore alla Polizia Locale Carlo Piatti e al segretario cittadino della Lega Marco Pinti. Questa la squadra di opposizione più dura verso il nuovo sindaco.