«Danni da oltre 2,5 milioni. Ma siamo già al lavoro per progettare il futuro»

L’ottimismo del presidente del Parco, Giuseppe Barra

«Sarò il primo a mettere piede sul campo di battaglia e l’ultimo a lasciarlo». Diceva così in “We Were Soldiers”. E vedere prendere con le proprie mani nude un tronco di quasi 3 metri ormai morto per le fiamme e spostarlo perché «può essere pericoloso» fa pensare proprio a quella scena.

Il presidente del Parco Campo dei Fiori ieri mattina era tra i volontari che per la prima volta dopo il disastro hanno messo entusiasmo e strumenti in spalla per le operazioni di pulizia, a cominciare dal sentiero 9.

«I danni di questo devastante incendio sono costati circa 2,5 milioni di euro» sentenzia Barra. Ma il rammarico viene subito spazzato via dal dilagante ottimismo del presidente. «Stiamo però parlando con Regione Lombardia al fine di trovare risorse non solo per coprire i danni ma anche per guardare ad altri interventi. Per esempio, servirebbero i famosi tagliafuoco, sentieri che potrebbero compartimentare le zone del bosco e creare un presidio in grado di fermare delle eventuali fiamme e agevolare le azioni di spegnimento. La Regione sta lavorando sul danno, noi stiamo puntando anche sulla visione più ampia per ripristinare quanto c’era e per aggiungere molto altro. Non ci fermiamo, guardiamo avanti».

Di fronte ai quasi quaranta tra cittadini e Gev che ieri mattina sono saliti fino al sentiero 9 per sporcarsi le mani tra foglie e rami secchi, Barra non si contiene e si lascia invadere il viso da un sorriso bellissimo: «Quella di oggi è la prima giornata di pulizia, ne seguiranno delle altre. Questa è nata in pochissimo tempo e senza troppo preavviso ma la risposta è stata importante, segno dell’affetto e della voglia di tanti volontari di esserci per il parco.

Dopo l’evento luttuoso oggi splende il sole, che porta con sé tanta energia e voglia di fare. Voglio ringraziare tutte le persone che hanno voluto darci una mano a ripristinare i sentieri: hanno deciso in una domenica splendida di togliere ore e tempo alle proprie case e alle proprie famiglie per venire qui. Un ringraziamento anche ai giornali che stanno tenendo l’attenzione giusta sul nostro bellissimo Campo dei Fiori ».

Per la proprietà transitiva, il mega sorriso di Barra contagia praticamente tutti. O forse è quello dei volontari a contagiare il presidente? Un po’ tutti e due. Fatto sta che anche la Gev non smette di sorridere. Perché vede finalmente un sentiero lustro e quasi nuovo? Assolutamente. Ma anche perché a sgobbare in ginocchio con le mani tra foglie e rami non si aspettava così tanta gente : «Incredibile e bellissimo. La risposta è stata quella che sognavamo ma non quella che ci aspettavamo. Sono stati tutti molti bravi e hanno fatto un ottimo lavoro».

La Gev guarda i suoi “colleghi” e li elogia uno ad uno, lui che per tutta la mattinata ha aperto la strada sul sentiero 9 tagliando con la sua motosega alberi secchi e pericolanti. E prima di rimettersi il caschetto e tornare al lavoro lancia un appello: «L’incedio ha unito ancora di più tantissimi varesini a questi bellissimi luoghi. C’è molta solidarietà, ma serve fare attenzione. C’è chi vuole dare una mano ripiantumando con il “fai da te” alberi nuovi. È stupendo ma potrebbe creare dei danni. Chi vuole, deve coordinarsi con l’ente: mettere piante “a caso” e che non c’entrano con quelle già esistenti non sarebbe utile. Quindi sì alla collaborazione, ma sempre con grande attenzione e sentimento».