Due soli agenti contro 9 persone. «Servono dotazioni adeguate»

Interviene uno dei due vigili che hanno sedato la rissa di via Morosini a Varese

– «È il nostro dovere. Ma servono dotazioni che ci permettano di lavorare con maggiore sicurezza. Abbiamo rischiato una coltellata, rischio che con le giuste dotazioni si sarebbe evitato».

Alex Conte è uno dei due agenti del comando di polizia locale che lunedì scorso è intervenuto sedando la rissa a suon di coltello e tirapugni scoppiata in via Morosini per una ragazza. Conte è anche segretario provinciale del Sulpl, il sindacato di riferimento della polizia locale. Ed è in questa veste, avendo vissuto l’accaduto in presa diretta che interviene: «dal 2008 – dice Conte – attendiamo che ci vengano forniti in dotazione distanziatori e spray urticanti.

Lo chiediamo per la nostra sicurezza sul lavoro». In quadriamo la situazione. Lunedì Conte e il collega, impegnati in un servizio di pattuglia in motocicletta hanno visto in via Morosini «quest’accalcamento di persone, con braccia che mulinavano pugni nell’aria». Non solo: «uno dei partecipanti alla rissa teneva un altro partecipante per la nuca premendogli un coltello a serramanico alla gola». I due agenti sono intervenuti: due a fronte di 9. Con coltello e tirapugni. Sono intervenuti praticamente a mani nude: «non era quella la situazione per estrarre la pistola», spiega Conte. Erano le 10.30 del mattino in centro a Varese tra decine di passanti: «la gente vedeva il coltello e fuggiva in ogni direzione». Esclusa la pistola gli agenti non avevano altro che loro stessi per intervenire. Disarmando l’uomo con il coltello «il mio collega ha dovuto entrare gioco forza in contatto con lui rischiando che, reagendo, l’uomo armato gli sferrasse uno o più fendenti», e contemporaneamente bloccando altre 9 persone, alcune delle quali con nocchiere tirapugni (anche qui Conte ha rischiato di rimanere ferito). «Se avessimo avuto i bastoni distanziatori e lo spray urticante non avremmo dovuto entrare in contatto con chi partecipava alla rissa». Limitando molto il rischio di una coltellata. «L’intervento dell’assessore Zanzi ci ha fatto piacere – dice Conte – il Daspo va benissimo, ma da quasi 10 anni attendiamo di avere in dotazioni strumenti che cin consentano di correre meno rischi mentre facciamo il nostro lavoro. Zanzi ha promesso che avrebbe assunto nuovi agenti. E sta mantenendo la promessa. Aspettiamo ora che ci venga riattivata l’assicurazione relativa ai danni causati da terzi mentre stiamo lavorando». Perché se Conte o il collega, mentre compivano il loro dovere, fossero rimasti feriti «il danno subito non sarebbe stato coperto da nessuno. Sarebbe stato tutto a carico nostro». Conte conclude «ringraziando gli agenti della polizia di Stato della Questura di Varese che sono subito intervenuti con una competenza straordinaria. È stato un ottimo intervento corale e sinergico».