Ecco il comitato per celebrare la storia di Varese. Il primo gesto: salvare la statua dell’Italia Libera

Passato da ricordare - Il monumento fu inaugurato nel 1869 e restò ai Giardini Estensi fino al 1956: poi se ne persero le tracce

Nasce il Comitato “Italia Libera”. Con lo scopo di celebrare la storia di Varese. Con un gesto simbolico, ma importante: restaurare la statua dell’Italia Libera dalle catene e riposizionarla all’interno dei Giardini Estensi, dove si è trovata dal 1869 per quasi un secolo.
Il Comitato è stato fondato da due associazioni, “La Varese Nascosta”, rappresentata da Andrea Badoglio, e “Varese per l’Italia 26 Maggio 1859”, rappresentata da Luigi Barion. Inoltre hanno partecipato all’atto costitutivo Paolo Musajo Somma di Galesano,

Marco Tavazzi, Angelo Monti, Giuseppe Terziroli, Renzo Talamona e Luigi Antonio Manco. Monti è stato nominato presidente, mentre la carica di vicepresidente è andata a Badoglio e quella di segretario a Musajo Somma. Marco Tavazzi è responsabile dei rapporti con la Pubblica amministrazione, ed il ruolo di consiglieri è andato all’architetto Franco Prevosti e a Giuseppe Terziroli.
Il progetto è nato da Paolo Musajo Somma, il quale, nell’ambito delle sue ricerche sulla storia di Varese, portate avanti con la Varese Nascosta, ha lanciato la proposta di recuperare l’opera. Dopo questo primo passo, è partito il coinvolgimento delle due associazioni e dei membri del Comitato.
La storia della statua inizia subito dopo l’Unità d’Italia. «Il suo creatore – si legge nella relazione dell’architetto Franco Prevosti – è stato lo scultore viggiutese Giovanni Franzi, ma sinora non è dato sapere quale fu la committenza di questa statua e la data esatta in cui venne presa la decisione di farla realizzare. È comunque abbastanza ovvio ipotizzare che essa venne commissionata dal Comune di Varese intorno al 1865, cioè immediatamente dopo le vicende risorgimentali». La statua venne inaugurata con una cerimonia solenne domenica 6 giugno 1869. La statua rimase al suo posto fino al 1956, sopra il ninfeo dei Giardini Estensi. Per problemi di staticità del ninfeo venne spostata e poco dopo se ne persero le tracce. Grazie a Prevosti, fu ritrovata nel 2003 e necessita di un’operazione di restauro.