Ecco il design a prova di… bambino. Alla Triennale un secolo di infanzia in mostra

Dal 1° aprile “Giro Giro Tondo, Design for children”, un viaggio sorprendente

«Giro Giro Tondo. Design for children»: il mondo dell’infanzia è al centro della nuova mostra alla Triennale di Milano.

Si aggiunge così un nuovo tassello nella storia del disegno industriale italiano, che arriva subito dopo l’analisi approfondita che ha riguardato il ruolo femminile nella creazione della sua identità.

Offrendo punti di vista e percorsi inediti sulla disciplina, il primo museo del design italiano prosegue nel proprio scopo primordiale di raccontarne significato e vicenda attraverso un sistema di rappresentazioni che cambiano tematiche, ordinamenti scientifici e allestimenti.

Ora tocca ai più piccoli protagonisti alla decima edizione del Triennale Design Museum. Aprirà 1° aprile, e sarà visitabile fino al 18 febbraio 2018 al Palazzo dell’Arte, la retrospettiva, ideata e diretta da Silvana Annicchiarico e da un gruppo di esperti del settore, realizzata raccogliendo pezzi di storia del design, che nel corso di un secolo, ha spostato l’attenzione proprio sui bambini, considerandoli vero e proprio pubblico.

L’itinerario sarà organizzato in aree tematiche: la storia dell’arredo, a cura di Paola Maino; la storia del giocattolo, a cura di Luca Fois; la storia delle installazioni urbane, degli interventi performativi e delle architetture, a cura di Fulvio Irace; la storia della grafica, dell’illustrazione e dell’editoria, a cura di Pietro Corraini; la storia dell’animazione, a cura di Maurizio Nichetti, e la storia degli strumenti per la scrittura e il disegno, a cura di Francesca Balena Arista.

Non solo materia, ma anche sezioni e finestre dedicate ai metodi educativi, alla didattica e alla sua evoluzione negli anni, e personaggi che hanno fatto la storia del design e dei giochi. L’allestimento dell’ouverture, firmato Stefano Giovannoni e pensato proproi per il design ludico, sarà in una sala XL con un’atmosfera da Alice in Wonderland e accoglierà oggetti, mobili e complementi che non sono esclusivamente mirati ai bambini, ma pescano, invece, dal gioco e dalle sue mille sfaccettature.

Il resto del viaggio nel mondo a “mini” misura sarà un itinerario dalla forte anima pop: progettazione e architettura formato baby, giochi e immagini create per divertirli e raccontarli, oggetti da manipolare e spazi in cui muoversi non come adulti. Nel mezzo, ci saranno focus su figure di spicco da Bruno Munari all’architetto e designer Riccardo Dalisi con i suoi gioielli di fantasia, passando per il tema di Pinocchio, che avrà una sezione speciale all’interno della mostra.

O ancora, Alessandro Marcucci, artista-educatore sodale di Giacomo Balla e Duilio Cambellotti che nel 1914 decise di separare il blocco unico sedia-banco, che costringeva il corpo degli scolari in posture rigide e innaturali, per creare due pezzi separati. È il momento in cui idealmente prese il via il “kids design”. Marcucci era amico di Maria Montessori, l’educatrice e pedagogista che fu una delle figura principali di questa rivoluzione e che ancora oggi traina migliaia di progetti educativi e didattici, oltre che spaziali.