Ecco le “meraviglie” del centro: «Perché nessuno viene a pulire?»

A denunciare vomito e deiezioni canine nel Vicoletto Zeni è Yvonne Rosa,del negozio 3nd World

«Vicoletto Zeni è il vespasiano di Corso Matteotti». A dirlo è Yvonne Rosa, titolare del negozio 3nd World.

La negoziante, ogni giorno, arrivando al lavoro, trova in quel vicolo una sorpresa. Domenica una bella vomitata, ieri delle feci che, dalle dimensioni, sembravano appartenere a un cane di grossa taglia. «Ogni volta sono io che devo mettermi a pulire» racconta Yvonne, che si è dotata di una canna dell’acqua proprio per ripristinare il decoro nel vicolo. «Adesso, poi, con l’arrivo della bella stagione, sarà più difficile far sparire il puzzo di urina».

Yvonne ha postato la foto degli escrementi su Facebook per lanciare un messaggio: «In vicolo Zeni non viene mai nessuno a pulire». Otterrà un risultato? L’assessore alla polizia locale Daniele Zanzi ha postato prontamente una risposta: «in vicolo Zeni si interverrà in modo esaustivo. D’altro canto non è facile prendere con le mani nel sacco gli incivili. Molti sono già stati pizzicati e multati. Alcuni dei furbetti risiedono in centro. A breve ne daremo evidenza perché certi atteggiamenti sono intollerabili».

Di certo la sporcizia non è un bel biglietto da visita per la città. Yvonne ha notato che ci sono tanti lavori in corso sulle strade di Varese, «il che è positivo». Ma si dice preoccupata per gli effetti che potrebbe avere sul commercio cittadino il nuovo piano della sosta, uno strumento che ambisce a privilegiare la mobilità sostenibile e a disincentivare la sosta in pieno centro città alzandone le tariffe (i prezzi della sosta verranno definiti dal Consiglio Comunale).

«Già la gente in giro è poca, poi sarà anche meno. Se le tariffe aumenteranno molto, qui in centro finiremo per chiudere – ribadisce Yvonne – Varese non è Milano, dove si lascia l’auto a Lampugnano e si arriva con la metropolitana in Duomo. Ci vuole buon senso».

Yvonne, inoltre, sottolinea come il piano della sosta sarà introdotto nello stesso periodo in cui, per consentire la costruzione dell’autosilo, dovrebbe chiudere il parcheggio sterrato di via Sempione, quindi quando «la disponibilità di posti auto in centro città sarà ancora inferiore a quella di oggi».

Non ultimo, secondo Yvonne, il centro della città dovrebbe essere oggetto di un piano di valorizzazione simile a quello in corso a Bergamo. Con guide turistiche che accompagnano i visitatori alla scoperta dei vicoli, dei cortili, dei palazzi e di tutto ciò che rende Varese speciale, senza soffermarsi solo sul Sacro Monte.

«Poi, ovviamente, dovremo essere anche noi negozianti a pensare a un modo per tenere i turisti qui e non farli scappare altrove» conclude Yvonne.