Ecco l’ospedale dei bambini

La struttura è passata dai 14mila ai 22mila metri quadri, grazie ai 33 milioni di euro della Regione. Fondamentale l’aiuto di Fondazione Ascoli, Il Ponte del Sorriso, Carrefour Market e Curva Nord del Varese Calcio

È stato inaugurato nel giorno di San Vittore, patrono cittadino, il nuovo Padiglione Michelangelo dell’Ospedale Del Ponte: un ideale segno di buon auspicio per un progetto tanto importante quanto atteso, che, approvato nel 2010, ieri ha finalmente visto il taglio del nastro. Varese da oggi ha un complesso moderno, confortevole e all’avanguardia, che punta a rendere il polo materno infantile di Giubiano, attualmente secondo a livello nazionale in base ai dati raccolti dal Ministero della Salute, ancor più un’eccellenza.

A fronte di un investimento complessivo della Regione di oltre 33 milioni di euro, l’ospedale è passato dai 14.000 metri quadri di superficie agli attuali 22.000, con un incremento di 72 posti letto di cui 63 di degenza ordinaria e 9 di Day Hospital e Day Surgery nell’area pediatrica e neonatale, oltre a 10 posti tecnici. Un’altra grande novità è il reparto di degenza per la neuropsichiatria infantile con un totale di 12 posti letto, la quarta struttura di questo tipo presente in Lombardia.

Il progetto del Padiglione Michelangelo deve moltissimo anche alle associazioni Onlus, tra cui la Fondazione Giacomo Ascoli e Il Ponte del Sorriso, che pagando le spese di progettazione ha reso possibile la successiva realizzazione dell’opera. Anche Carrefour Market, che da tempo collabora con Il Ponte del Sorriso, ha partecipato al finanziamento del nuovo polo materno infantile, donando una delle stanze di degenza, resa accogliente per i piccoli ospiti con decorazioni di frutta e verdura.

Tra le numerose autorità politiche presenti sono intervenuti , presidente di Regione Lombardia, , presidente del Consiglio regionale, e . Il sindaco di Varese ha dichiarato: «Inauguriamo oggi un polo di eccellenza, un ospedale del territorio che trae la sua forza dai tantissimi operatori sanitari e volontari che prestano qui la loro opera. Significativo è stato il sostegno trasversale delle forze politiche e delle istituzioni, dalla Regione al Comune: un grande esempio di collaborazione tra enti pubblici. Entro la fine di luglio – ha poi anticipato Galimberti – porteremo in Consiglio comunale il progetto per la realizzazione di un parcheggio di 300 posti qui vicino, esigenza molto sentita sia dai pazienti che dai lavoratori dell’ospedale». Sulla stessa lunghezza d’onda Raffaele Cattaneo: «La Regione ha investito moltissimo in questo progetto e l’inaugurazione di oggi dimostra come la politica possa ancora funzionare, lavorando insieme per raggiungere obiettivi concreti, importanti e condivisi». Roberto Maroni ha concluso: «Investire e mantenere le eccellenze ospedaliere è un obiettivo primario di Regione Lombardia. Nei giorni scorsi, la Giunta regionale ha approvato 500 milioni di Euro per la sanità in vista dei prossimi anni, di cui 203 per il solo 2017. Sono orgoglioso che nella nostra regione vi sia un modello di volontariato diffuso che collabora con gli enti pubblici: questo è il modello vincente, il modello lombardo».

Il prevosto di Varese, monsignor , ha poi impartito la benedizione al nuovo ospedale e al successivo taglio del nastro, che in maniera significativa è stato dato da Diana Scorrano, una bambina di due anni e mezzo, nata estremamente prematura, quando pesava appena 350 grammi, proprio al Del Ponte. Sono poi partite le visite guidate che hanno fatto scoprire al pubblico i bellissimi spazi dei sei piani in cui si articola il Padiglione Michelangelo: corridoi colorati e luminosi, arricchiti da 30 sculture lasciate in eredità da Adriano Bozzolo al Ponte del Sorriso affinché venissero installate proprio qui. Si susseguono moderne stanze a tema con grandi finestroni da cui si ha una splendida vista su Varese e il panorama che la circonda. Tutti i partecipanti all’inaugurazione hanno potuto ammirare questa rinnovata eccellenza della nostra città, che assisterà intere generazioni di mamme varesine e non solo, assieme ai loro bambini.