Falsi contratti sull’energia

Francesco De Lorenzo, presidente di Federconsumatori Varese, ha lanciato l’allarme. Molti cittadini sono stati truffati

Allarme di Federconsumatori Varese sui tentativi di truffa, in continuo aumento, nel campo dei finti contratti per l’energia, che vanno in particolare a colpire le fasce più deboli della popolazione, come gli anziani. Procacciatori di contratti senza scrupoli utilizzano il telefono, oppure bussano direttamente alla porta di case delle potenziali vittime, per cercare di vendere contratti di società, che con la scusa di promettere risparmi sulla bolletta, carpiscono la fiducia dei malcapitati.

«Dall’inizio dell’anno – spiega il presidente di Federconsumatori Varese Francesco De Lorenzo – ai nostri sportelli abbiamo trattato più di una cinquantina di questi casi; una delle ultime vittime è stato un anziano di 85 anni che per fortuna siamo riusciti ad aiutare, risolvendo la situazione, appena in tempo». Casi purtroppo in aumento anche in provincia di Varese, viste le continue segnalazioni che arrivano alle associazioni dei consumatori. «Ci sono casi in cui queste persone si spacciano per addetti dell’Enel,

cosa falsa che ho prontamente segnalato all’azienda stessa» ricorda De Lorenzo, che invita i consumatori a prestare la massima attenzione. «Se davvero si trattasse di addetti Enel non avrebbero bisogno di visionare le bollette visto che dovrebbero già essere tutte in loro possesso – spiega il presidente – questo deve già suonare come un campanello d’allarme che qualcosa non va». Federconsumatori invita i cittadini alla massima attenzione, sia quando si ricevono telefonate con offerte sia quando questi procacciatori di contratti si presentano alla porta. «Bisogna subito dire che non si è interessati a nessun tipo di proposta e mai bisogna mostrare o comunicare dati relativi a bollette o altri documenti che ci vengono chiesti e chiedere semmai di inviare le loro proposte solo per iscritto».

Una volta caduti nella trappola è purtroppo difficile venirne fuori. «Solitamente vengono addebitati al consumatore un paio di mesi attivazione del nuovo contratto per riuscire a liberarsene» spiega il presidente di Federconsumatori Varese, che però tira le orecchie anche all’Autorità per l’Energia. «L’Autorità dovrebbe tutelare maggiormente i consumatori più che le aziende, come ho scritto peraltro più volte nelle lettere che ho spedito all’Autorità stessa, senza però mai ottenere una risposta» conclude De Lorenzo.