Finanziamenti ”Buona scuola”. Nel Varesotto solo le briciole

Istruzione - Solo tre comuni del Varesotto otterranno i fondi dal Ministero. Neanche un euro per Varese

La grande sfida di Varese, quest’anno, si giocherà anche sulle scuole. Elemento fondamentale per ogni buona amministrazione che voglia tutelare e incentivare il futuro delle nuove generazioni, il settore scolastico a Varese sembrerebbe purtroppo essere stato decisamente poco valorizzato, soprattutto nella parte strutturale.
Appare chiaro, e non solo per quanto riguarda Varese, ma anche tutta la provincia, dal bando di finanziamento, legato alla Buona Scuola, che il Ministero dell’Istruzione ha pubblicato nei giorni scorsi sul proprio sito istituzionale,

mostrando le tabelle con il dettaglio dei finanziamenti richiesti dagli enti locali e quindi approvati dal governo. Su oltre 9 milioni di euro per 62 interventi in Lombardia per la manutenzione straordinaria degli edifici scolastici, il territorio della nostra provincia ne avrà meno di 400mila. E per soli tre istituti scolastici: ad Azzate, a Mercallo e a Ferrera di Varese. Rispettivamente per la scuola primaria Luigi Castiglioni, con 300.995,41 euro, per l’istituto A. Vanoni, con 70mila euro, e per l’istituto Martiri della Libertà, con 8.265 euro.
Il capoluogo si è visto sfuggire la possibilità di un finanziamento, nonostante i grandi lavori di cui molte scuole necessitano. Lo stesso le altre grandi città della provincia.
Ma il caso di Varese è emblematico, visto che i primi interventi, per quanto riguarda i lavori pubblici, messi in atto dalla nuova giunta, guidata dal democratico Davide Galimberti, riguardano proprio le scuole. Ovvero 136mila euro «per la manutenzione della palestra della scuola Sacco, per la scuola di Bizzozero e per la Vidoletti di Masnago» spiega l’assessore alla Pianificazione del Territorio e Realizzazione Opere Pubbliche Andrea Civati. «La situazione non è rosea – continua – In questi anni, per colpa della passata giunta di centrodestra, si sono persi fino a 13 milioni di euro di finanziamenti, per l’edilizia scolastica e per le manutenzioni. Appena ci siamo insediati, abbiamo trovato una situazione preoccupante, perché moltissime scuole necessitano di interventi più o meno strutturali, a seconda dei casi. Infatti, la prima cosa che abbiamo dovuto fare è lo stanziamento di quei 136mila euro. E a breve finanzieremo per diverse centinaia di migliaia di euro interventi importanti in numerose scuole».
L’obiettivo, dice Civati, «è rendere le nostre scuole moderne e accoglienti. Pur con le risorse limitate a disposizione del Comune, ci sono diverse possibilità. E i bandi sono una di queste, peccato che finora siano molte le occasione che sono state perse. Va evidenziato poi che a Varese non si costruisce più una scuola da almeno 15 anni».
Le date di avvio delle lezioni in Lombardia saranno il 5 settembre per le scuole dell’infanzia e il 12 settembre per tutti gli ordini e gradi di istruzione e per i percorsi formativi di istruzione e formazione professionale.
Guardando i dati del Ministero, in Lombardia oltre un bambino su due, alle elementari, farà il tempo pieno di 40 ore settimanali (52,90%), mentre uno su tre (33,10%) il tempo di 30 ore settimanali. Solo l’1,40% le 24 ore. Per le medie invece quasi il 78,60% ha scelto le 30 ore, il 18,60% le 36 ore e il 2,10% le 40 ore.