Forza Italia pronta alla maratona. «Al tavolo finché non c’è il nome»

Gli azzurri tirano la giacca alla Lega: «Il tempo sta per scadere, dobbiamo decidere». Comi decisa a convocare gli alleati: «Noi ci siamo. Gli altri litigano? Non importa»

– «Il candidato sindaco? Sia il migliore per Varese». La coordinatrice provinciale di Forza Italialancia il conto alla rovescia ed è pronta ad assumersi il compito di convocare il tavolo del centrodestra: «Sediamoci attorno ad un tavolo, ciascuno con il suo nome per il candidato sindaco, e non alziamoci finché non abbiamo trovato un nome condiviso». Il tempo sta per scadere, per gli azzurri, che con Lara Comi rompono gli indugi e chiedono che si chiuda la partita per il candidato sindaco di Varese.

«Non possiamo attendere che la scelta, per Varese ma anche per le altre città più importanti della provincia, venga posticipata a primavera inoltrata – le parole della coordinatrice provinciale di Forza Italia ed europarlamentare – noi siamo pronti, con diversi uomini che possono essere candidati, e siamo pronti anche con un programma da condividere e con una lista di candidati per il consiglio comunale. Forza Italia c’è, è sul pezzo: non vogliamo rinviare ulteriormente le decisioni. È ora di stringere con la Lega Nord e con gli altri alleati».

Un appello che sa di ultimatum, dopo il “nulla di fatto” uscito dal direttivo di sezione del Carroccio: «Se in casa Lega c’è un confronto serrato, da quel che leggo dai giornali, tra il segretario cittadinoe quello provinciale , a noi poco importa – sottolinea Lara Comi – ma a questo punto riteniamo opportuno convocare urgentemente il tavolo della coalizione di centrodestra». «Sarà mia cura e premura, e del coordinatore cittadino di Varese, chiamare a raccolta i nostri alleati. Seduti attorno ad un tavolo, ciascuno porterà il suo o i suoi nomi. Noi abbiamo nomi di spessore da proporre, poi si farà la sintesi per scegliere il candidato migliore». Perché Comi contesta il concetto per cui il candidato per Palazzo Estense debba per forza essere leghista: «In base a quale criterio? Noi oggi abbiamo un sindaco di Forza Italia a Busto, ma domani potrà essere che il sindaco di Varese vada a Forza Italia e quello di Busto alla Lega, o viceversa. Il punto è: scegliamo il migliore, che appartenga ad un partito o che sia civico, purché lo si condivida. È chiaro che Forza Italia proporrà un proprio candidato, e chiediamo che ogni altro partito faccia lo stesso». I tempi devono essere stretti: «Entro dieci giorni al massimo – afferma Comi – vorrei che si convocasse questo tavolo ufficiale, che avrà il compito di definire perimetro della coalizione e candidato sindaco. Ma non si esce dalla riunione finché non si trova un nome condiviso».

Un’accelerazione, quella degli azzurri, che hanno già un “piano B”: «Se al tavolo qualcuno non vorrà partecipare, ne prenderemo atto e andremo avanti con la costruzione di un’alleanza che abbia come perimetro quello del Partito Popolare Europeo». Centrodestra diviso? «Non me lo auguro, non vorrei che si lasciasse Varese in mano alla sinistra – sottolinea Lara Comi – Compito di Forza Italia è quello di far restare tutti uniti, non siamo mai stati per le spaccature. Ma non vogliamo perdere Varese. Le primarie del Pd di Milano non possono essere un alibi per rimandare le decisioni a livello locale. Dobbiamo scegliere il candidato sindaco migliore per la città, indipendentemente da quelle che sono le scelte che compiono in ciascuna realtà i nostri avversari politici». Anche perché, ricorda la coordinatrice azzurra, «il nodo Varese a cascata influenza gli equilibri di Busto Arsizio, Gallarate, Castellanza e tutte le altre realtà che andranno al voto». E il rischio che paventa Comi è di perdere in tutte e tre le città, se non si chiude in fretta. «Prima i cittadini, poi le beghe».