Francesco Pianta. Dal “garage degli orrori” al carcere

Dopo i domiciliari dovrà scontare l’ulteriore detenzione ai Miogni di Varese. Furti e controlli: fermate tre persone

Continuano i controlli a tappeto dei carabinieri del comando provinciale dell’Arma di Varese.

A Varese madre e figlia denunciate per furto dai militari, che hanno anche dato esecuzione a un provvedimento restrittivo nei confronti di , 24 anni di San Fermo, coinvolto nel 2011 nelle vicende relative al così detto “garage degli orrori”. Pianta è stato accompagnato in carcere a Varese dove dovrà scontare un residuo di pena di oltre tre anni per rapina ed estorsione. La vicenda aveva fatto molto scalpore a Varese: ora, con la Cassazione,

è giunta quasi al termine. Il provvedimento del Tribunale di Varese costituisce l’esito di una vicenda penale che sei anni fa aveva coinvolto tre ragazzi varesini, tutti giovanissimi (Pianta aveva 18 anni) ed all’epoca incensurati, arrestati dai carabinieri per aver picchiato due fratelli, loro coetanei, dopo averli appesi a un gancio, nel box di proprietà della famiglia di uno dei tre coinvolti nel pestaggio, con l’intento di riavere 200 euro, il valore di un debito di droga. Pianta dopo aver scontato quindi un primo periodo in custodia cautelare in carcere e agli arresti domiciliari, è stato nuovamente accompagnato al carcere dei Miogni, per estinguere l’ulteriore periodo di detenzione.

Sul fronte denunce a Varese sono finite nei guai madre e figlia, di nazionalità albanese, sorprese a fare shopping gratuito da Stradivarius. La coppia ha cercato di “trafugare” in qualche modo, nascondendo la refurtiva in borsa e infilando dei capi di abbigliamento sopra i vestiti che già indossavano, magliettine, pantaloncini e casacchine. Il periodo di saldi evidentemente non era sufficiente. Le manovre di madre e figlia non sono però sfuggite al personale interno del negozio che ha immediatamente allertato il 112. Le due donne sono state bloccate con tutta la refurtiva letteralmente addosso. Sono state denunciate per furto, mentre la merce è stata restituita ai legittimi proprietari. Stessa sorte è toccata a un tunisino di 40 anni che ha cercato di rubare alcuni prodotti dal Carrefour di piazzale Trento. L’obiettivo di questi controlli ad ampio raggio è stato quello prevenire e reprimere i furti in abitazioni – soprattutto ai danni di quei cittadini che hanno approfittato del primo weekend estivo per lasciare le città e dirigersi verso i luoghi di vacanza – e per contrastare lo spaccio ed il consumo di sostanze stupefacenti, in particolare da parte dei più giovani.

Nel complesso sono stati oltre 100 i militari impiegati, a bordo di più di 50 mezzi; oltre 500 persone identificate e più di 380 i veicoli controllati, per un totale di un arresto, 20 denunce in stato di libertà (la maggior parte per guida in stato d’ebbrezza e per furto) e 13 individui segnalati alla Prefettura di Varese come consumatori di sostanze stupefacenti.