«Gianluigi, uomo disponibile e generoso. In lui i valori della nostra comunità»

Una basilica gremita di persone per i funerali di Brusa, illustre personalità varesina protagonista della Città Giardino

Commosso, sereno e partecipato: Varese ha dato l’ultimo saluto a Gianluigi Brusa.

Si sono svolti ieri pomeriggio i funerali dell’imprenditore varesino, in una basilica di San Vittore, gremita di fedeli alla presenza della sua numerosa famiglia, di molti amici, di esponenti dell’Associazione Commercianti di Varese, dei Cavalieri del Santo Sepolcro, di volontari di Unitalsi – che ha presieduto per 50 anni – ma anche alcuni degli ammalati che l’associazione accompagna nei santuari mariani internazionali.

«Accade nella trama delle relazioni umane che alcune persone siano considerate illustri ed autorevoli» ha detto il prevosto di Varese, monsignor Luigi Panighetti nell’omelia del funerale concelebrato con altri nove sacerdoti.

«Non tanto per un ruolo da essi assunto, quanto perché la comunità di appartenenza li consideri significativi, capaci di rappresentare valori grandi ai quali quella comunità tiene e vuole tendere. Penso che questo sia il caso di Gianluigi, uomo disponibile e generoso, attivamente partecipe della vita sociale ed ecclesiale delle sua città, impegnato in parrocchia, in oratorio, cavaliere dell’ordine equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, storico presidente dell’Unitalsi». L’insegnamento di Brusa è inestimabile.

«Persone così ci consegnano una preziosissima eredità e richiamano fortemente ciascuno di noi nel cammino della fede che stiamo percorrendo. Daremo onore a Gianluigi e a quelli come lui, se sapremo rimanere fedeli al Signore e conformarci alle esigenze del Vangelo. Questo rito diventerà non solo suffragio, ma momento di grande edificazione per ciascuno di noi se questi uomini illustri avranno altri uomini illustri che ne ripercorreranno le orme».

L’attuale presidente della sezione varesina di Unitalsi ha aggiunto al termine della funzione: «Certamente Gianluigi ha avuto dalla sua due gradi grazie: il buon seme e il terreno fertile dove farlo germogliare per crescere. Oggi quel seme, dopo 75 anni, ha dato vita ad un grande sodalizio composto da più di 200 volontari che operano a favore di più deboli in tutta la provincia di Varese. Voglio concludere con le sue parole. “Ognuno di noi ha una strada tracciata, vi augurio di saperla trovare e riuscire a percorrerla accompagnati sempre dalla Vergine di Lourdes fino alla nostra meta comune”. Grazie presidente».