Girare la città con le due ruote: «Collegheremo le pista ciclabili»

L’idea, come spiega il consigliere Fabrizio Mirabelli, è quella di raccordare tutti i percorsi di Varese

È in arrivo una bella novità per gli amanti delle due ruote, e proprio nel sessantesimo anniversario di Luigi Ganna: agli uffici tecnici si lavora al progetto di collegare in rete tutte le piste ciclopedonali cittadine. «L’idea di base – spiega Fabrizio Mirabelli, consigliere del Pd e responsabile del progetto sul fronte belfortese – è di raccordare fra di loro tutti i tratti ciclabili cittadini ad oggi isolati per unirli in maniera organica: vorremmo arrivare ad un collegamento con la pista ciclabile che attualmente abbraccia i comuni del lago di Varese,

per congiungersi poi, tramite altre ciclopedonali, direttamente a Milano». Una realtà già esistente, il collegamento con la metropoli per via ciclabile nel nostro territorio, a cui manca la connessione con la Città Giardino. Dino De Simone, assessore al Verde e Sport, conferma. «Con Andrea Civati, assessore alla viabilità, attueremo nei prossimi mesi il piano urbano della mobilità sostenibile: un documento che darà una visione organica di come ci si muove in città, cercando di cercare di trovare le risposte alle situazioni più critiche e ai fabbisogni di tutte le categorie: le famiglie che devono portare i bambini a scuola, chi va al lavoro, chi utilizza i mezzi per svago, chi arriva a Varese per turismo. La risposta a tutte queste esigenze non può essere il solo uso dell’automobile: fa male ai polmoni e anche alla città. Questo piano permetterà di muoversi nella maniera più sostenibile possibile anche grazie ad un’ottimizzazione del trasporto pubblico e il discorso della ciclabilità, che avrà un ruolo cruciale, sarà ricondotto ad un disegno armonico all’interno del quale ci sarà spazio per la mobilità elettrica del car e del bike sharing». Una rete ciclopedonale provinciale che diventerà vanto ed emblema del nostro territorio dal punto di vista turistico e sportivo: del resto Varese dal primo giro d’Italia, stravinto dal “re del fango” nel 1909, è l’emblema del ciclismo italiano.

Mirabelli, dal canto suo, raccoglie la sfida proprio da Belforte, dove sorgeva il quartier generale di Ganna, e annuncia che la pista ciclabile più criticata di Varese, a partire dalla bella stagione, assumerà una nuova veste. «Come avevamo promesso in quella campagna elettorale che era partita proprio dal nostro rione – sottolinea il presidente della cooperativa belfortese – incontrando parecchie persone fra cui imprenditori e commercianti, dovevamo rivedere nel programma tutta la questione della pista ciclopedonale e nel contempo cercare una soluzione tecnica per spostarla nelle strade interne del quartiere mettendola in sicurezza e facendo in modo di ovviare ai vari inconvenienti di questi anni, fra cui il fatto che sul lato della strada della ex FIAT sia interrotta da almeno tredici intersezioni, fra laterali e stradine». Sì, perché la famosa pista ciclabile di Belforte, risalente al 2002, attualmente è addirittura doppia: dal lato degli esercizi commerciali ma anche da quello opposto benché si faccia fatica a notarla, per il fatto che non è mai stata completata la segnaletica verticale, e molto spesso quella esistente è coperta dalle fronde degli alberi; in più la segnaletica a terra è diventata quasi invisibile. «Le toglieremo entrambe in primavera» chiosa Mirabelli «in vista della loro pericolosità e del fatto che quella rasente ai negozi è usata praticamente come parcheggio continuo. E stiamo studiando un percorso interno che avrà un impatto nuovo sul territorio, tenendo conto anche della sua vocazione paesaggistica e turistica».