Giustizia varesina in grande sofferenza. Il sotto organico supera il 50 per cento

Il Tribunale di Varese è in affanno a causa della mancanza cronica di personale

– Giustizia varesina sempre più lenta: il sotto organico pesa tantissimo. Se sul fronte magistrati i nuovi arrivi hanno risollevato la situazione, a pesare tantissimo è uno scoperto relativo al personale amministrativo e di cancelleria che supera il 50%.

«I concorsi ministeriali sono fermi da 15 anni. Il personale va in pensione e non viene sostituito. Situazione destinata a peggiorare se i concorsi non si sbloccano» spiega Vito Piglionica, presidente del tribunale. Il problema era già stato denunciato dagli avvocati penalisti due anni fa. Avvocati che, soltanto a Varese, avevano messo in campo uno sciopero “individuale” (cioè non nazionale ma locale) proprio per denunciare la situazione. Oggi anche alcuni magistrati ribadiscono che «così non è

più possibile andare avanti». In tutto la sezione penale può contare su cinque cancellieri. Tre dei quali, quotidianamente (ed è così che vuole la normativa altrimenti non si potrebbero celebrare nemmeno i processi sono impegnati in aula) gli altri due restano a svolgere le loro mansioni in ufficio. Facendo fronte a una mole di “casi” che supera i 2mila all’anno tra indagini e processi da istruire. Una situazione impossibile con rischio di “collasso”, secondo avvocati e magistrati, della giustizia varesina.

«È così in tutta Italia – smorza i toni Piglionica – ma non nego la criticità della realtà varesina. E insisto: o si sbloccano i concorsi, oppure andrà sempre peggio». Perché l’età “lavorativa” di chi opera nelle cancellerie di piazza Cacciatori delle Alpi è alta e naturalmente in aumento: «Per ogni cancelliere o addetto all’amministrazione che va in pensione – dice Piglionica – non c’è un sostituto. Il personale diminuisce di mese in mese. E non ci sono rimpiazzi».

Piglionica l’anno scorso era arrivato a ipotizzare, per la sezione civile, di chiudere le cancellerie per alcuni giorni a settimana. Una provocazione «ma il rischio sì, è la paralisi». Sul fronte magistrati i nuovi magistrati (tre in tutto) arrivati a Varese hanno risollevato la situazione.

«A breve – dice Piglionica – il dottor Miro Santangelo passerà all’ufficio Gip. I magistrati saranno tre e la situazione sarà più gestibile». Prima erano in due e si alternavano nel ruolo di gip e gup per ovvie ragioni.

Il fatto di essere soltanto in due creava un altissimo rischio incompatibilità anche su vecchi fascicoli.

«Un magistrato in più consentirà una maggiore turnazione – dice Piglionica – e un alleggerimento dei carichi di lavoro che sono assolutamente al di sopra della media italiana. Nonostante questo i tempi restano contenuti».

Il problema personale però pare non avere soluzione: «i dipendenti disponibili da altri enti pubblici, quali ad esempio la Provincia, non hanno le qualifiche necessarie per operare nelle cancellerie di un tribunale. Servono pubblici ufficiali con una formazione ad hoc».

I concorsi si sbloccheranno? «Al momento – conclude il presidente – non sembrerebbe possibile. I magistrati fanno il possibile e così fanno cancellerie e amministrativi. Ma il numero di fascicoli aumenta mentre il personale diminuisce. Così è sempre più difficile. E al momento non si intravedono soluzioni. Se non sarà invertita questa tendenza la situazione non potrà che peggiorare».