Gregori molla la Lista Galimberti

Il consigliere comunale fonda un nuovo gruppo, “Varese Città Ideale”. «Resto in maggioranza»

Mauro Gregori ha firmato ieri mattina le dimissioni da consigliere della Lista Galimberti e ha fondato un nuovo gruppo consiliare, “Varese città ideale”, che intende rimanere collegato alla maggioranza.

Lo rende noto con un comunicato stampa programmatico il noto blogger varesino e responsabile della Squadra Antidegrado, che la scorsa settimana aveva alimentato una forte polemica sul mancato coinvolgimento decisionale all’interno dei tavoli di maggioranza della lista da cui oggi prende le distanze.

Fra i punti salienti del suo programma: la trasparenza amministrativa, che riguarderà non solo il coinvolgimento totale delle forze della maggioranza nelle decisioni della giunta ma anche l’agenda di sindaco e assessori consultabile online così come l’organigramma comunale; la possibilità per la cittadinanza di ricorrere a referendum consultivi o propositivi; il recupero del Politeama quale teatro cittadino; il ritorno del mercato coperto in piazza della Repubblica; la valorizzazione dei quartieri anche attraverso l’implemento della presenza dei vigili urbani e della mobilità ecosostenibile; il recupero delle aree dismesse, la pedonalizzazione del centro storico e la nuova viabilità per l’accesso all’autostrada; l’accorpamento delle partecipate Avt e Aspem Reti all’interno dei servizi comunali; infine il potenziamento della Squadra Antidegrado.

«Si tratta di una decisione regolarmente protocollata» spiega Gregori «così come il nuovo gruppo consiliare di cui sono fondatore: un movimento civico che ho chiamato “Varese città ideale” perché credo davvero che Varese abbia tutti i numeri per diventarlo. Per ora è composto dalla mia persona, ma è aperto all’adesione e al contributo di qualsiasi altro consigliere di qualsiasi area. L’ho creato perché credo veramente nei cittadini e desidero essere la loro voce in consiglio comunale, mantenendo la mia adesione alla maggioranza di governo con a capo il sindaco Davide Galimberti. Quanto alle voci di un mio passaggio a Lega Civica, si sono rivelate ovviamente infondate: la mia visione della politica non è legata ai partiti ma alle esigenze dei cittadini. Quando ho deciso di tornare in politica l’ho fatto da civico, e tale intendo rimanere».

Una delusione, quindi, rivolta nei confronti della sua lista originaria, che peraltro il consigliere di maggioranza ringrazia nel comunicato diramato alla stampa sottolineando come serva “nuova linfa, maggior partecipazione e condivisione”.

«Non parlerei di delusione: piuttosto, è voglia veramente di mettere in pratica tutte le idealità che abbiamo messo in campo nel momento della campagna elettorale e che hanno portato Davide Galimberti a diventare sindaco. Ecco perché è indispensabile che io mi impegni in autonomia ed in collaborazione con i cittadini che lo vorranno perché Varese acceleri la propria trasformazione in città moderna, accattivante, funzionale e pulita». Il chiodo fisso dell’intraprendente professionista è la creazione di un commissione di spending review. «Serve un forte taglio delle spese, il blocco delle assunzioni di nuovo personale amministrativo, attraverso la valorizzazione delle competenze già esistenti».

Dal canto suo, Davide Galimberti accusa elegantemente il colpo e anzi ne fa tesoro: «Usciamo dalla logica delle contese elettorali dello scorso anno e lavoriamo tutti insieme per il bene della città. Abbiamo ereditato una situazione molto difficile fatta di scelte mai realizzate e di limitata prospettiva. Stiamo lavorando, da diversi mesi, per cogliere tutte le opportunità, ridurre costi e sprechi e consentire allo stesso tempo di elevare la qualità dei servizi per i cittadini.

Considero molto positivo il dialogo e le diverse sfumature di vedute quando però vi è come unico elemento l’interesse per la città. Tutti i contributi per rendere più efficiente l’azione di buon governo sono assolutamente graditi ed è per questo che apprezzo molto la decisione di Mauro Gregori, che abbiamo condiviso insieme, di creare un nuovo progetto che sia in grado di andare oltre gli schieramenti delle ultime elezioni e consenta anche a consiglieri dell’opposizione di collaborare per la città. Come si percepisce da molte singole iniziative, infatti, sono in tanti che hanno voglia di fare qualcosa per la città ed i quartieri con una Giunta che, al di là delle polemiche, sta realmente cambiando la città. L’auspicio è che in questo gruppo, a prescindere dalla denominazione, possano ritrovarsi altri che oggi sono all’opposizione».