I 30 anni della Piccola Fenice

Alle 18 l’inaugurazione della nuova stagione del circolo fondato da Silvio Raffo

Trenta candeline per La Piccola Fenice del poeta e professore Silvio Raffo. Oggi alle 18, nella storica sede di via Caracciolo 36, l’inaugurazione della nuova stagione del centro di cultura creativa di Masnago.

«Era il settembre del 1986, quando, con un gruppo di miei alunni, tra cui Gianni Forte, Laura Branchini, Antonella Visconti, Paolo Grosso e Luca Traini, al ritorno da una gita alla laguna di Venezia,» – ci racconta Silvio Raffo – «abbiamo pensato di fondare un centro in cui presentare libri, creare serate letterarie, in quella che allora consideravamo la palude varesina». L’idea presto prende forma: «Grazie a quelle corrispondenze armoniose di cui è fatta talvolta la nostra vita, sono stato contattato proprio in quei giorni dal padre di una mia carissima amica, Eleonora, perché si erano liberati tre locali, un antiquario aveva lasciato il negozio, nel cuore di Masnago».

L’atmosfera è ancora rimasta quella di un luogo suggestivo e unico che tanti varesini ricordano con affetto: «Con i miei allievi e l’aiuto dei loro genitori ci recammo a Malnate dove trovammo gli arredi, scovati tra mobili vintage del negozio di Gianni Sormani». E non potevano mancare anche i libri: «Ho visitato le librerie e le bancarelle di tutta Italia, ho cercato un po’ ovunque i libri, quei quasi ottomila volumi che costituiscono uno dei tesori della Piccola Fenice».

Un piccolo grande amore e un fiore all’occhiello per la città di Varese: «Con il tempo sono passati dalla Fenice tutti i grandi protagonisti della poesia italiana, da Maria Luisa Spaziani a Danilo Dolci, per non parlare dei miei allievi, che, con il tempo, sono diventati personalità affermate nel campo dell’insegnamento, del teatro, della scrittura e della musica in giro per il mondo, ma elencarli tutti sarebbe impossibile e gli incontri sono stati davvero numerosissimi».

Un ventaglio di proposte che ci anticipa Raffo: «Passa il tempo, ma la Piccola Fenice si rinnova, anche quest’anno, rinascendo come nel mito, sempre all’insegna dell’autonomia, e della letteratura, ma non solo». Settembre inaugura la galleria autunnale dei ritratti e degli incontri: «Da Wilde al Carroll di “Matto per le bambine”, da Rainer Maria Rilke, con “Il lusso dell’eremitaggio” a cura di Miriam Cipriani, a Shakespeare, con “Il teatro è la vita”, passando per Guido Gozzano, “Il bel romanzo che non fu vissuto”, e per Arthur Rimbaud, “Il ragazzo dalle suole di vento”. Il filo rosso saranno gli eccentrici, scrittori, poeti e filosofi, come Wittgenstein di cui ci parlerà Mauro Mocchi».

Diversi gli incontri con gli autori: «Ci sarà Paola Sansone, con il trionfo della rima satirica e Gloria Marigo, Giuseppe Giudice e Giovanni Turri, con i simboli alchemici in pittura e molti altri personaggi interessanti che potrete incontrare ogni settimana, il mercoledì alle 21!».

Chi sono i frequentatori della Fenice? «Davvero posso dire persone eterogenee, spesso persone appassionate o curiose di conoscere. La Piccola Fenice è stato il viatico per avvicinare alla lettura, alla scrittura e al cinema, e posso affermare di avere tenuto qui a battesimo moltissimi poeti».

Per conoscere i programmi nel dettaglio? «Facilissimo: basta seguire la mia pagina Facebook, “Silvio Raffo Fans Club”, che i miei ex allievi tengono sempre viva, in costante aggiornamento».