I bimbi varesini da Babbo Natale. Grazie ad Alessandro e… Rudolph

Il vespista, a bordo del mezzo ribattezzato come la renna di Santa Claus, è giunto in Lapponia con le letterine dei nostri giovani

Era il 7 agosto quando partiva da Varese per raggiungere la casa di Babbo Natale in Lapponia alla guida della sua , la sua bellissima Vespa d’epoca. Una dolce e stravagante storia che in pochi giorni ha conquistato il cuore dei varesini: classe 1982, Alessandro era partito dalla Colonia Elioterapica di Germignaga con il suo modello VNA2T del 1959, in origine un sidecar privato della navicella e verniciato tale quale era uscito dalle officine della Piaggio; scortato da una cinquantina di Vespe fino all’Ospedale del Ponte era ripartito alla volta del grande freddo, con settemila chilometri davanti e lo spettro dell’insuccesso sempre in agguato.

Un viaggio programmato da tempo, che con caparbia e audacia Alessandro dall’animo generoso aveva sognato di portare a termine per onorare una causa importante: recapitare personalmente a Babbo Natale le letterine scritte dai bambini ricoverati al nuovo Polo Mamma – Bambino di Varese, e questo macinando settecento chilometri al giorno con le potenzialità di un motore e di una carrozzeria di quasi sessant’anni fa, con tutte le incognite del caso.

Ed è pertanto con grande piacere che vi diamo la notizia dell’arrivo di Rudolph, la Vespa che un bimbo, vedendola in vetrina sotto Natale, ribattezzò come la Renna di Santa Claus per via del manubrio che gli sembravano le corna, a Rovaniemi. «Rudolph – queste le parole di del Ponte del Sorriso, di cui ci piace riportare tutto il trepidante racconto – ha risentito di qualche acciacco dell’età e ha avuto alcuni problemi, prontamente risolti dai meccanici di Stoccolma che, un volta saputo quale fosse il compito di Alessandro per i bambini in ospedale, non hanno voluto essere pagati. Così Rudolph ha percorso settemila chilometri con a bordo un carico prezioso: le emozioni e i desideri dei bambini del Ponte del Sorriso. Alessandro è stato dunque accolto ieri dal vero Babbo Natale a Rovaniemi, al quale ha consegnato un centinaio di letterine scritte dai bambini ricoverati».

Ci immaginiamo dunque il sindaco di Rovaniemi, che per la cronaca si chiama , abbracciare commosso il nostro coraggioso vespista assieme al vero Babbo Natale: il quale, come ci riporta sempre Emanuela, è stato davvero molto felice di ricevere tutte quelle bellissime lettere da tutti i bimbi coraggiosi dell’ospedale della nostra città: «e anzi, ha rassicurato che le leggerà proprio tutte e che ci rivedremo a Natale».

Lo scopo del viaggio di Alessandro Pozzi è stato quello di sensibilizzare amici, conoscenti e simpatizzanti a sostenere la fondazione Il Ponte del Sorriso, che quest’anno ha compiuto 25 anni come associazione di volontariato a tutela dei bambini in ospedale e che ogni giorno è accanto ai piccoli degenti per offrire loro il valore taumaturgico di un sorriso.

Allo stesso modo il Ponte del Sorriso si occupa di migliorare l’assistenza sanitaria pediatrica acquistando attrezzature e apparecchiature innovative per la Pediatria Ospedaliera.

C’è un modo di sostenere ancora il viaggio di Alessandro, che ora sta per tornare a Varese: effettuare una donazione IBAN IT23 H 05034 10800 000000021266 intestato a Il Ponte del Sorriso Onlus, causale Il Viaggio del Sorriso. E il rientro di Alessandro sarà più emozionante che mai.