I giovani varesini in pellegrinaggio

I ragazzi della pastorale Beato Don Gnocchi protagonisti in Vaticano, intervistati da radio e tv

È stata una tre giorni intensa quella che ha visto la presenza, a Roma, di 34 giovanissimi della Comunità Parrocchiale “Beato Don Gnocchi” guidati dai responsabili della pastorale giovanile, don Marco Usuelli e suor Francesca Carla Sozzi coadiuvati da 5 educatori preadolescenti e dal seminarista di servizio a Giubiano: uno dei gruppi in assoluto più numerosi del decanato, che si è trovato a vivere sotto i riflettori il pellegrinaggio a Roma per la professione di fede dedicato ai preadolescenti di terza media.

«Sotto i riflettori perché siamo stati intervistati, a sorpresa, dalla Radio Vaticana e dalla televisione» ammette suor Francesca Carla.

«In tutto ci siamo trovati in 7000, contando le presenze congiunte della diocesi di Milano e di Cremona. Noi del decanato di Varese avevamo avuto l’incarico di organizzare i canti, e così abbiamo partecipato alla costituzione del coro, assieme a Malnate e Morosolo. Siamo partiti lunedì mattina di buon’ora, alle cinque e mezza, e col Frecciarossa siamo giunti in tempo per l’Angelus in piazza san Pietro: è stato lì che ci hanno ripresi con lo striscione della Don Gnocchi, ed eravamo inconfondibili perché, a differenza di tutti gli altri, indossavamo una maglietta gialla con la citazione di un discorso di papa Francesco che aveva tenuto in occasione della Giornata Mondiale della Gioventù di Cracovia: “Questo tempo accetta solo giocatori titolari in campo, non c’è posto per riserve”, e un’immagine del santo Padre.

Alloggiavamo in un camping sull’Aurelia, ad una fermata di treno da San Pietro, per essere più vicini possibili alla meta quotidiana: ci si alzava presto e camminavamo tutto il giorno! Sono state tre giornate incredibili, fatte di sole e di vento, di preghiera e di visite alla città santa, che sceglievamo di fare al pomeriggio, dopo gli appuntamenti del mattino. Lunedì abbiamo visitato il Colosseo, dove il venerdì prima era partita la Via Crucis; il martedì

siamo saliti sulla cupola di San Pietro, dopo aver partecipato alla Messa celebrata dal cardinal Comastri, che ha affascinato i giovani parlando della breve ma splendida vita di Carlo Acutis e di Madre Teresa di Calcutta, da lui conosciuti personalmente. Argomenti, entrambi, che hanno costituito un grande motivo di riflessione per i ragazzi, ai quali era stato chiesto di meditare sui modelli di vita, che proprio a partire dagli anni dell’adolescenza diventano fondamentali».

«Ci portiamo a casa un grande entusiasmo per la figura del Papa, che ha salutato tutti i gruppi, dopo l’udienza generale di mercoledì, chiamandoli uno alla volta e scatenando un boato incredibile e un volo di sciarpe arancioni – il simbolo della gioventù diocesana –indimenticabile; poi, sicuramente, il sentimento di una grande coesione all’interno del nostro gruppo, “lanciato” in un confronto con i luoghi dove si origina il cristianesimo: non c’è stato spaesamento perché ci si è misurati con il senso del cammino e della fatica fisica di essere cristiani, del pellegrinaggio che fa sentire protagonisti nei luoghi della fede, come si fosse a casa propria».

Lunedì la Don Gnocchi riparte per Assisi con le seconde delle secondarie dei 5 quartieri della Comunità Parrocchiale: del resto non star mai fermi e fare tutto con gioia è il motto dell’inarrestabile don Usuelli.