I lavoratori della Provincia sono sul piede di guerra

I dipendenti dell’ente pubblico lamentano il blocco dei compensi e altri problemi

Il consiglio provinciale che si è svolto ieri pomeriggio a Villa Recalcati ha approvato la rinegoziazione dei mutui, prolungandone la scadenza di altri 6 mesi senza inserirli quindi nel bilancio 2017, con i voti della maggioranza, mentre i gruppi di minoranza di centrodestra si sono astenuti in blocco. Gli interventi che hanno preceduto la votazione sono stati l’occasione per schermaglie verbali tra il presidente della Provincia, Gunnar Vincenzi, appoggiato da Paolo Bertocchi e Giuseppe Licata, consiglieri del Gruppo “Civici

e Democratici” ed i consiglieri della Lega Nord, Giuseppe Longhin e Marinella Colombo, sulla responsabilità delle gravi difficoltà finanziarie di bilancio, in cui si dibatte l’ente provinciale. Se dalle opposizioni si è continuato a puntare il dito sulla spending review prevista dalla legge Delrio del governo Renzi, che ha messo in gravi difficoltà economiche tutte le province, Vincenzi, pur concordando con ciò, ha però ribadito le responsabilità avute nel buco di bilancio dalle precedenti amministrazioni provinciali di centrodestra.

Il tema più importante emerso però durante il consiglio non era all’ordine del giorno, ma ha riguardato l’agitazione dei lavoratori della Provincia, rappresentati dalle RSU della provincia di Varese, che hanno assistito in buon numero alla seduta e a cui alla fine è stata concessa la parola. La sindacalista Raffaella Bonetto ha spiegato le ragioni dei dipendenti, consegnando a tutti i consiglieri un comunicato stampa: in esso i lavoratori evidenziano di aver condiviso i sacrifici legati alla politica di austerità e la sfida per il mantenimento degli standard di efficienza e di professionalità, nonostante i processi di mobilità del personale, con la contrazione da 550 a 370 lavoratori nel giro di pochi mesi, senza essere ripagati in alcun modo dall’amministrazione provinciale. Infatti il contratto proposto è stato sottoscritto in maniera unilaterale contro il parere unanime dei sindacati e il voto dell’Assemblea dei Lavoratori. Nell’anno dello sforamento del patto di stabilità, lamentano i dipendenti, i dirigenti e i quadri sono stati comunque premiati a scapito di tutti gli altri lavoratori, che hanno visto bloccati i compensi legati alla produttività ormai già dal 2014.

Già in apertura di seduta, i consiglieri di minoranza Marco Riganti e Giuseppe Taldone del gruppo “Liberi per la Provincia di Varese” avevano chiesto al presidente Vincenzi la convocazione, in tempi rapidi, di un consiglio provinciale espressamente dedicato alla questione dei lavoratori dell’ente. Anche Luca Paris, consigliere di “Civici e Democratici”, nonché segretario cittadino del Pd, ha ribadito la grande importanza di questo prossimo consiglio da dedicare al tema, leggendo in aula il suo comunicato di qualche giorno fa, in cui commentava la clamorosa decisione di Vincenzi di revocargli in tronco la delega al personale, per aver cercato di sensibilizzare la maggioranza sul problema, nel tentativo di evitare lo scontro frontale con i dipendenti e le loro rappresentanze. La conflittualità tra le diverse anime del Partito Democratico in Provincia continua e la questione dei lavoratori rappresenterà un bel banco di prova.