I tesori varesini vanno in vetrina. Nature Urbane esalta la città

Due giorni al via e ci sono gia i primi sold out. Il sindaco: «Il paesaggio si unisce ad un’offerta culturale di livello»

Meno due giorni all’inaugurazione del Festival del Paesaggio “Varese, la città in un giardino” in programma da venerdì all’8 ottobre ed è già tutto esaurito per gran parte degli appuntamenti a prenotazione obbligatoria. C’è il sold out per il concerto di apertura del violoncellista , in scena questo sabato nel favoloso scenario del Gran Hotel Campo dei Fiori e anche per quello del pianista di sabato 7 ottobre.

Sono 1200 gli studenti di primarie e secondarie che parteciperanno alle visite guidate e più di 4000 prenotazioni arrivate sul sito a ieri mattina, che deriverebbero da un’intensa promozione negli ultimi dieci giorni sul territorio, nel milanese e persino nel Ticino, dove è stato diffuso uno spot radiofonico, mentre un video viene periodicamente proiettato negli aeroporti di Linate e Malpensa e sulle metropolitane e in 15 punti strategici di Varese sono apparse scritte biodegradabili che invitano al Festival.

«Abbiamo abbinato una grande ricchezza del nostro territorio, il paesaggio, ad una proposta culturale di elevato livello che vorremmo fosse di richiamo anche per le numerose occasioni di dibattito sui vari temi che riguardano le città, comprese le questioni della pianificazione e della mobilità».

Così il sindaco ha ribadito il suo entusiasmo per l’edizione zero di una kermesse che ha lo scopo di «dare all’esterno l’immagine migliore possibile di Varese». Un successo annunciato anche secondo l’opinione del vicesindaco : «Abbiamo una miniera abbandonata da 50 anni ricca di tesori, i nostri giardini: con questo festival puntiamo a valorizzarla, perché troppe volte l’ambiente è stato relegato in un angolino. E siccome in questa edizione di lancio apriamo solo 12 giardini privati su più di 120, possiamo lavorare per tante altre edizioni future».

Un inno alla varesinità anche dal punto di vista dei lavori che però stride con le risorse artistiche non locali chiamate in causa, dai musicisti – benché di alta caratura – agli attori (, , ) che leggeranno il Barone Rampante negli appuntamenti ai parchi cittadini, in “Di ramo in ramo”: «una scelta per dar risalto all’edizione zero – ha sottolineato l’assessore alla cultura – ma per le prossime edizioni si potrebbe cambiare».