I varesini non pagano la mensa. Nel 2012 un buco di 40 mila euro

C’è un debito di 124.586 euro per servizi educativi non saldati

A Varese abitano tanti “portoghesi”, che utilizzano i servizi scolastici, ma poi “dimenticano” di pagare il buono mensa, il pre scuola o il dopo scuola. Risultato? Si crea un vero e proprio “buco”.

Ad esempio, nel 2012, i varesini non hanno pagato il costo dei servizi educativi complessivamente per 124.586 euro (il dato emerge da una delibera appena pubblicata sull’albo pretorio).

La refezione scolastica delle scuole primarie è il costo che le famiglie pagano meno volentieri, calcolando che il debito ammonta a quasi 40 mila euro. Segue, con un debito di circa 23 mila euro, il mancato pagamento della refezione nelle scuole d’infanzia comunali. Ammonta, invece, a quasi 22 mila euro il mancato pagamento della retta dell’asilo nido.

I dati relativi alle rette dei servizi non pagati – anche se relativi al 2012, quindi a parecchi anni fa – arrivano in un periodo «caldo», in cui si discute da una parte del nuovo piano tariffario, dall’altra del bilancio.

Martedì si riuniranno i capigruppo per decidere i temi all’ordine del giorno del prossimo Consiglio comunale, che si svolgerà probabilmente nella seconda settimana di marzo. Da qui a quella data, con tutta probabilità, verrà convocata la commissione bilancio, il cui obiettivo è proprio vedere come far quadrare i conti di Palazzo Estense.

Nello stesso tempo, continua il dibattito sul nuovo piano tariffario, che alcuni consiglieri di minoranza considerano penalizzare la classe media, che troverà rincari sulle rette scolastiche. Chissà se il nuovo piano tariffario comporterà un aumento o una riduzione del mancato pagamento da parte delle famiglie?

Di certo il Comune, che è già impegnato nell’eliminazione degli sprechi, dovrà anche trovare il modo di portare a casa la maggior parte delle entrate.