Iannini ora alza la voce: «Usati solo per avere voti. E Piatti adesso si dimetta»

Dopo le dimissioni di Gregori, un altro “dissidente”

La richiesta di dimissioni del capogruppo della Lista Galimberti , macigni contro il sindaco, il benvenuto al successore di , e infine anche la “espulsione” dalla Lista Galimberti.

Il fulmine della vigilia di Ferragosto e la tempesta dei giorni dopo. La scena politica della Città Giardino è in fermento in seguito all’addio alla maggioranza di lunedì mattina da parte del consigliere Mauro Gregori. Dopo le reazioni a caldissimo del centrodestra con (capogruppo forzista) e (FI) e l’intervento a sostegno del consigliere di , è , da ieri “espulso” dalla Lista del sindaco Galimberti, a tornare sul caso dell’estate, soffiando a pieni polmoni, di fatto, sull’incendio che arde a Palazzo Estense. Quelle del consigliere, infatti, sono parole pesanti e dirette: una pacca di solidarietà a Gregori, un attacco frontale al capogruppo Tommaso Piatti e allo stesso Galimberti.

«Esprimo la mia solidarietà a Gregori – commenta Iannini – All’inizio di questo mandato con lui e avevamo una sintonia che andava oltre l’appartenenza ad uno stesso gruppo consiliare. Già l’abbandono di Andrea era stato dirompente ma ora con quello di Mauro e con la sua analisi impietosa, ma così vera, di questo primo anno di legislatura, il reiterato silenzio del sindaco è diventato assordante e insopportabile».

Iannini punta forte sull’idea di unione all’interno di un gruppo, a prescindere dall’appartenenza politica: «È inaccettabile che pur di arrivare a battere la Lega eravamo tutti parte di un gruppo, anche, apparentemente, oltre la motivazione politica e una volta arrivata la vittoria noi civici siamo diventati un peso. Come si possono condividere progetti insieme se umanamente, prima che politicamente, siamo considerati meno di zero, al punto da non avere un minimo di supporto da parte di chi oggi si fa grande dopo averci sfruttati solo per scopi elettorali?»

Iannini ci va pesante: «È troppo chiedere di essere considerati persone e non manichini utili solo con il braccio alzato per approvare tutto? Nemmeno il capogruppo della lista Galimberti, Tommaso Piatti, pronto a bacchettare chiunque della sua lista non voglia assecondare gli inganni di alcuni provvedimenti, ha avuto il coraggio di esprimere un po’ di solidarietà per Mauro. Siamo stati molto ingenui, Mauro, Andrea ed io, a nominarlo capogruppo di un gruppo consiliare che non ha mai rappresentato,

soprattutto dopo quanto avvenuto fino ad oggi. Ora sarò io a chiedere una verifica per capire se ci sono ancora le condizioni per lasciargli tale incarico. Farebbe bene, lui e non io, a dimettersi visto il suo modo fallimentare di dirigere il gruppo. Il mio rammarico è che, forse, se fossi entrato nel gruppo con Gregori, non si sarebbe dimesso. Lo schema di isolarci sta funzionando,quello che non riesce a fare la minoranza riesce benissimo alla maggioranza».

Il pensiero di Iannini, poi, va anche al successore di Gregori: anche se gli scenari si chiariranno solo a settembre, ormai l’ingresso in consiglio comunale di Agostino De Troia sembra quasi scontato. «Un benvenuto ad Agostino che porterà la sua notevole esperienza . Per ultimo, una breve risposta a chi ha definito la Lista Galimberti un’accozzaglia di persone troppo diverse ed inesperte, riguardatevi i risultati elettorali: Lista Varese 2.0 voti 1286, Lega Civica voti 2395, Lista Galimberti 2757. Lista Galimberti 4 consiglieri, 2.0 2 consiglieri, LC 1 consigliere. LG un assessorato senza portafoglio, 2.0 un vicesindaco con parecchie deleghe, LC un presidente del Consiglio ed un assessore scelto da loro. A voi tirare le conclusioni. Contano i voti o gli interessi personali?».